venerdì, 9 Maggio, 2025
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L’Austria si prepara a combattere la proposta della Commissione europea sull’editing genico

La proposta della Commissione di allentare le regole su alcune nuove tecniche genetiche (NGT) è stata fortemente condannata mercoledì dai partiti di governo austriaci, dall’opposizione e dalle organizzazioni ambientaliste, che temono possa minacciare l’ampio settore biologico del Paese.

L’Austria potrebbe essere tra gli unici Stati membri dell’UE a opporsi alla proposta della Commissione europea.

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Le NGT – o gene editing – descrive diversi nuovi metodi scientifici utilizzati per alterare i genomi e definire geneticamente alcuni tratti delle piante.

„Ritengo che allontanarsi dai principi collaudati sia una grave negligenza”, ha dichiarato Clemens Stammler, portavoce dei Verdi per l’agricoltura e presidente del gruppo degli agricoltori verdi.

Ha aggiunto che le conseguenze a lungo termine per l’ambiente e la salute sono spesso difficili da prevedere e che anche le interazioni tra i geni sono difficili da valutare.

„Pertanto, ritengo che una valutazione scientifica del rischio prima della commercializzazione sia il requisito minimo”, ha sottolineato.

Anche il partito conservatore ÖVP, che governa assieme ai Verdi, si oppone alla liberalizzazione delle nuove tecniche genomiche.

„Il programma di governo afferma chiaramente che non saremo d’accordo con nessun riadattamento della legislazione sull’editing genetico”, ha dichiarato il deputato dell’ÖVP Klaus Lindinger durante un evento tenutosi a marzo.

Tuttavia, l’Austria potrebbe essere tra gli unici Paesi a opporsi alla proposta in seno al Consiglio dei ministri dell’UE. Mentre le critiche provengono dai ministri tedeschi Verdi dell’Agricoltura e dell’Ambiente, i liberali (FDP) della coalizione di Berlino sono convinti sostenitori delle tecniche genomiche.

L’Austria è il Paese dell’UE con il più grande settore biologico, in termini relativi – un settore che è particolarmente preoccupato per la proposta della Commissione, in quanto teme che gli agricoltori biologici potrebbero non essere in grado di dimostrare che i loro prodotti sono privi di editing genetico se i piani passano.

Di conseguenza, le critiche sono arrivate anche dall’opposizione, come l’SPÖ di centro-sinistra.

„La Commissione europea vuole ora far credere che l’editing genetico sia innocuo e quasi naturale. La lobby dell’editing genetico non avrebbe potuto desiderare di più”, ha dichiarato l’eurodeputato Günther Sidl, che intende intervenire contro il nuovo regolamento in seno alla Commissione Ambiente.

L’ONG Global 2000 ha definito la proposta „un pericolo per l’ambiente e la biodiversità”, mentre l’associazione ARGE Gentechnik-frei l’ha definita „la fine della trasparenza e della libertà di scelta nel settore alimentare”.

Fonte dell'articoloeuractiv.it
La Redazione
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