giovedì, 10 Luglio, 2025
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Lollobrigida, agricoltori centrali nella sfida climatica

Serve una strategia europea, nazionale e mondiale per affrontare con serietà e visione il problema della siccità.

L’Italia ha indicato una rotta proponendo un piano strategico, poi recepito anche a livello europeo, che mette al centro acqua, agricoltura e infrastrutture.

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Gli agricoltori sono centrali nella sfida climatica. Così il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo all’Assemblea dell’Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari (Anbi) sulla gestione idrica e la valorizzazione dell’agricoltura italiana in Europa.

Il ministro ha difeso il ruolo degli agricoltori, spesso accusati di consumare il 50% delle risorse idriche:

„L’acqua usata in agricoltura non è persa, ma ritorna nel ciclo. Serve per produrre cibo e garantire benessere. Non possiamo considerarli colpevoli, ma protagonisti della tutela ambientale”.

Secondo il ministro, „negli anni passati, l’Europa ha imboccato una deriva ideologica, mettendo in contrapposizione l’agricoltore e l’ambiente. Un errore che l’Italia ha contrastato”.

Per affrontare in modo strutturale le sfide idriche, Lollobrigida ha ribadito il lavoro della cabina di regia presieduta dal vicepremier Matteo Salvini.

„Abbiamo coinvolto tutte le istituzioni per superare le lentezze burocratiche, risolvere le conflittualità tra enti e avviare una strategia che renda la siccità non più un’emergenza, ma un evento ciclico da gestire”.

Tra gli obiettivi:

„Pulire i bacini e utilizzare al meglio le acque reflue”, perché „può aumentare del 30% la capacità di captazione nel breve periodo. È un potenziale enorme che finora è rimasto bloccato da vincoli burocratici e mancanza di pianificazione”, ha detto Lollobrigida, citando il caso dell’Epli, l’Ente per le opere irrigue nel Mezzogiorno, commissariato da oltre un decennio e ora riformato con l’istituzione di Acqua del Sud, che prevede anche il coinvolgimento del privato, pur mantenendo la proprietà pubblica dell’acqua.

Lollobrigida ha poi concluso ringraziando il personale del dicastero e rivendicando i 600 milioni di investimenti Pnrr sulla rete idrica nazionale.

„In due anni e mezzo abbiamo cambiato passo. Siamo passati dal 54% al 79% nella capacità di mettere a terra le risorse previste. Finalmente quello che scriviamo nei bilanci diventa realtà concreta nei territori”. 

La Redazione
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