lunedì, 21 Aprile, 2025
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Il commissario UE per l’agricoltura chiede un tetto alle sovvenzioni della PAC per le grandi aziende agricole

Mentre si accendono le discussioni in vista della futura riforma della Politica Agricola Comune (PAC), il Commissario UE per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, il polacco Janusz Wojciechowski, chiede che i sussidi all’agricoltura siano limitati in modo obbligatorio e a livello europeo per far fronte all’adesione dell’Ucraina, un Paese unanimemente considerato una potenza agricola mondiale.

Parlando a margine della recente conferenza sulle prospettive agricole, Wojciechowski ha affermato che l’Unione dovrebbe evitare che l’adesione dell’Ucraina dia un’ulteriore spinta alla già crescente concentrazione fondiaria in Europa.

„La maggior parte dell’agricoltura ucraina è dominata da grandi aziende agricole”, ha dichiarato, aggiungendo che l’UE dovrebbe „evitare di versare sussidi a queste grandi aziende”.

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Secondo Wojciechowski, un sistema obbligatorio di suddivisione della proprietà delle superfici agricola dei Paesi dell’UE sarebbe „una buona risposta” per affrontare la concentrazione fondiaria e il fatto che in Ucraina l’azienda agricola media è molto più grande di quella dell’UE.

Attualmente, gli Stati membri dell’UE possono volontariamente limitare l’importo dei pagamenti diretti che le singole aziende agricole possono ricevere per evitare che le grandi aziende agricole beneficino eccessivamente dei sussidi. Secondo i dati dell’UE, però, nel 2019 l’80% di questi pagamenti è andato al 20% delle aziende agricole.

I commenti del Commissario riflettono le crescenti preoccupazioni sull’impatto che l’adesione dell’Ucraina avrà sul settore agroalimentare dell’UE.

Il mese scorso, un documento trapelato redatto dal segretariato generale del Consiglio dell’UE ha rivelato che l’Ucraina potrebbe beneficiare, nel totale dei 7 anni in cui viene frazionata la PAC, di 96,5 miliardi di euro in tutto, il che porterebbe a tagli di circa il 20% dei sussidi agricoli agli attuali Stati membri dell’UE.

Nel frattempo, a ottobre, il viceministro dell’Economia ucraino Taras Kachka ha dichiarato che l’adesione di Kiev all’UE probabilmente darà il via a una riscrittura della PAC, portando alla fine del programma di sussidi agricoli così come lo conosciamo oggi.

La Germania chiede una svolta

Durante la riunione di lunedì (11 dicembre), i ministri dell’Agricoltura dei paesi UE hanno avuto uno scambio di opinioni su come l’agricoltura dell’Unione potrebbe adattarsi alla potenziale adesione dell’Ucraina.

Pur esprimendo il proprio sostegno all’adesione dell’Ucraina, alcuni di loro hanno sollevato la preoccupazione per l’impatto che avrebbe una potenza agricola globale come l’Ucraina sulla programmazione dei sussidi agricoli dell’UE.

Uno dei paesi che si è espresso più apertamente sull’argomento è stata la Germania, che ha ripetutamente chiesto una riforma profonda della PAC.

Prima dell’incontro di lunedì, il ministro dell’Agricoltura tedesco Cem Özdemir ha lanciato l’allarme, affermando che il programma di sovvenzioni agricole dell’UE sarebbe a rischio se non venisse riformato prima dell’adesione dell’Ucraina.

„Se lasciamo l’attuale politica agricola così com’è e allarghiamo l’UE all’Ucraina, alla Moldavia e ai Paesi dei Balcani occidentali, il sistema crollerà”, ha dichiarato.

Özdemir ha aggiunto che l’allargamento rappresenta un’opportunità per cambiare il corso della politica agricola dell’UE e stabilire nuovi principi guida, „assicurando che i servizi che gli agricoltori [dell’UE] forniscono al pubblico, al benessere degli animali, alla protezione del clima e alla biodiversità siano remunerati in modo sicuro”.

Analogamente, a settembre, un gruppo di ministri dell’agricoltura regionali tedeschi ha recentemente chiesto di abbandonare il sistema dei „pagamenti incondizionati per ettaro” della PAC e di concentrarsi invece sul sistema del „premio per il bene comune”.

Sebbene la PAC preveda già una serie di strumenti per una maggiore tutela dell’ambiente, del clima e degli animali, gran parte dei fondi – i cosiddetti pagamenti diretti – continua a essere versato alle aziende agricole esclusivamente in base alla superficie aziendale.

Standard di sostenibilità

Nel frattempo, altri Paesi, tra cui Polonia e Slovacchia, hanno sollevato preoccupazioni su come l’Ucraina si adeguerà agli standard dell’UE prima dell’ingresso.

Ciò potrebbe rappresentare una sfida per il suo comparto agricolo, dal momento che Kiev ha sempre incentivato i metodi di produzione intensivi, mentre Bruxelles, nell’ambito degli impegni assunti con il Green Deal, sta imponendo all’agricoltura requisiti sempre più elevati in materia di tutela dell’ambiente e del clima.

„Proteggere il mercato interno dell’UE da un afflusso di prodotti [provenienti] da sistemi agroalimentari non sostenibili è essenziale”, si legge in una nota della delegazione polacca presentata alla riunione del Consiglio UE.

Fonte dell'articoloeuractiv.it
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