venerdì, 8 Dicembre, 2023
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Germania: si accende il dibattito sulla conversione ecologica dei macchinari pesanti in agricoltura

Il governo tedesco sembra aver abbandonato per il momento l’idea, assai controversa, di tagliare i sussidi sui carburanti agli agricoltori, ma rimane la questione di quali siano le alternative praticabili per alimentare i trattori e le altre macchine agricole con carburanti ecologici.

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Dopo lunghe trattative con il ministro delle Finanze, il liberale Christian Lindner, sui finanziamenti e i tagli al settore agricolo, il ministro dell’Agricoltura Cem Özdemir ha avanzato a fine luglio una proposta tanto coraggiosa quanto osteggiata: abolire il sussidio sul gasolio per uso agricolo per liberare risorse e finanziare progetti ecologici.

Attualmente, gli agricoltori possono ottenere il rimborso parziale dell’imposta sull’energia per il carburante utilizzato in agricoltura e silvicoltura – un sussidio che è dannoso per il clima, ha sostenuto Özdemir.

La proposta di Özdemir ha trovato la decisa opposizione sia del liberale FDP che del conservatore CDU/CSU, oltre che della maggior parte del settore agricolo, e sembra essere stata esclusa dai temi in discussione per la legge di bilancio tedesca del 2024.

Ciononostante, la questione potrebbe tornare all’ordine del giorno nei futuri negoziati sul bilancio, e quindi la questione dell’impatto climatico del sussidio rimane. Un fattore chiave sarà la misura in cui le aziende agricole avranno la possibilità di rinunciare al diesel per i macchinari agricoli pesanti.

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Secondo Udo Hemmerling, segretario generale dell’Associazione tedesca degli agricoltori (DBV), alternative al diesel per i trattori e le macchine agricole sono già disponibili.

„I trattori e gli altri macchinari agricoli alimentati a olio vegetale, biodiesel, biometano, bio-LNG [gas naturale liquefatto] o elettricità sono stati in molti casi sviluppati al punto tale da essere pronti per l’uso”, ha affermato.

Tuttavia, ha spiegato, l’adozione di queste tecnologie è stata lenta, soprattutto a causa degli alti costi di acquisto e gestione.

„Ad esempio, i biocarburanti sono spesso più costosi del diesel fossile”, secondo Hemmerling.

I trattori elettrici sono il futuro?

Allo stesso tempo, le opinioni divergono su quale sia l’alternativa più promettente.

„Ovunque sia possibile elettrificare a un costo ragionevole, è la cosa più sensata”, secondo Sofie Defour dell’ONG Transport & Environment (T&E).

In effetti, i produttori di macchine stanno già offrendo le prime alternative elettriche, ma rimangono degli ostacoli.

Dal punto di vista finanziario, il costo iniziale di un trattore elettrico è molto più alto di quello di un trattore convenzionale, ha spiegato Defour. Tuttavia, una volta acquistata, la macchina elettrica è più economica da gestire, grazie al costo molto più basso dell’elettricità rispetto al diesel e agli altri bio carburanti.

Ma per compensare il prezzo d’acquisto più alto con il risparmio di carburante, i veicoli devono percorrere lunghe distanze, ha aggiunto Defour. Per un camion che percorre quotidianamente lunghe distanze, l’elettrificazione si ripaga quindi più rapidamente rispetto a un trattore che rimane nei locali dell’azienda agricola.

Anche a livello tecnico le sfide rimangono.

„Per le macchine agricole, le unità completamente elettriche hanno attualmente senso solo nelle classi di potenza inferiori”, ha spiegato Peter Pickel responsabile delle relazioni esterne della John Deere, leader nella produzione di macchine agricole.

A differenza dell’industria automobilistica, ad esempio, l’elettrificazione delle macchine agricole è attualmente possibile solo in misura limitata, ha aggiunto.

„I concetti di alimentazione a batteria per i trattori di medie e grandi dimensioni non sono attualmente realizzabili perché la densità di potenza delle batterie è troppo bassa”, afferma Pickel. In altre parole: per alimentare macchinari pesanti, le batterie sarebbero troppo grandi e pesanti.

E i biocarburanti?

Secondo Pickel, anche sul fronte della produzione si stanno studiando soluzioni alternative. Un esempio è l’elettrificazione parziale delle motrici, che possono anche trainare e mettere in azione macchine agricole diverse come le autocisterne per il liquame.

Pickel è convinto che „poiché sono più facili da regolare e controllare, gli azionamenti elettrici diventeranno sempre più popolari nel percorso verso una precisione ancora maggiore”.

Tuttavia, l’associazione degli agricoltori è meno convinta che in futuro sarà possibile elettrificare tutte le macchine agricole.

„In agricoltura, soprattutto per i lavori pesanti sul campo, non sarà possibile fare a meno dei motore a combustione interna e quindi dei biocarburanti”, ha dichiarato Hemmerling.

Ma se e quanto i biocarburanti siano davvero rispettosi del clima è oggetto di dibattito.

„Non vediamo i biocarburanti come sostenibili perché non c’è abbastanza biomassa per metterla nei trasporti”, ha detto Defour di T&E.

Al contrario, secondo André Paula Santos dell’European Biodiesel Board (EBB), il biodiesel è „davvero un’ottima opzione per decarbonizzare le macchine agricole” e ridurre rapidamente l’impronta ecologica del settore.

„Questo è particolarmente vero perché questo tipo di macchine può accettare miscele di carburanti con percentuali di biodiesel più elevate rispetto ai veicoli stradali”, ha aggiunto.

Anche Pickel della John Deere ritiene che l’uso dei biocarburanti per le macchine agricole abbia senso, ma solo come „tecnologia ponte” fino a quando non sarà possibile l’elettrificazione su larga scala.

Azione politica

Secondo Pickels, è chiaro in ogni caso che i responsabili politici devono trovare il modo per incentivare la conversione dei macchinari agricoli verso tecnologie maggiormente rispettose dell’ambiente.

In Germania esiste il „Programma federale per l’aumento dell’efficienza energetica e la riduzione di CO2 in agricoltura e orticoltura”, sviluppato dal precedente governo federale.

Il programma è citato anche nel piano strategico tedesco per l’attuazione della Politica Agricola Comune (PAC).

Ma la Defour chiede un maggiore impegno da parte dell’UE, in particolare sulla questione dei macchinari usati in agricoltura.

A suo avviso, è necessario estendere il regolamento sulle emissioni delle „macchine mobili non stradali” e stabilire standard di emissione più severi per tali macchinari.

„Se gli Stati membri dell’UE vogliono raggiungere i loro obiettivi in materia di cambiamenti climatici, devono occuparsi di questo settore”, ha sottolineato.

Fonte dell'articoloeuractiv.it
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