L’allarme siccità arriva anche nel nord ovest della Sardegna. I tre invasi del Temo, Cuga e Bidighinzu hanno in totale una percentuale di riempimento del 19% e i primi a farne le spese sono gli agricoltori: per loro rubinetti chiusi e niente acqua per irrigare.
Quindi la poca risorsa sarà destinata all’idropotabile e se anche dovesse piovere, le condotte non potrebbero garantire l’approvvigionamento del potabilizzatore e anche dell’irrigazione, perché sono le stesse.
La soluzione potrebbe arrivare dall’utilizzo delle acque reflue, che però non è stato ancora autorizzato:
Al momento manca un piano di gestione delle acque reflue depurate che, secondo una stima Anbi, „consentirebbero di recuperare 500/600 litri al secondo, contrastando il deficit di fabbisogno idrico in agricoltura”.