martedì, 13 Maggio, 2025
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La Commissione europea è pronta a ridurre la burocrazia per l’accesso degli agricoltori ai sussidi

L’esecutivo dell’UE ha proposto misure per allentare il monitoraggio, i controlli e i requisiti ambientali al fine di alleggerire la burocrazia della Politica agricola comune (PAC) per i coltivatori e gli Stati membri, secondo un documento visionato da Euractiv.

Il documento di otto pagine, inviato alla presidenza belga del Consiglio dell’UE, costituirà la base per la discussione con i ministri dell’Agricoltura dell’UE lunedì (26 febbraio) a Bruxelles.

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Le misure sono il frutto delle richieste degli agricoltori, che nelle ultime settimane sono scesi in piazza per protestare in tutta Europa. Le dimostrazioni continueranno lunedì (26 febbraio), con 1.500 trattori che dovrebbero sfilare nel quartiere europeo.

L’elenco delle azioni „tiene conto dei contributi delle amministrazioni nazionali, delle principali organizzazioni agricole dell’UE e della commissione agricoltura del Parlamento europeo”, si legge in un comunicato stampa della Commissione.

La Commissione europea „può prendere in considerazione la possibilità di proporre modifiche in tal senso ai regolamenti di base della PAC”, approvati dai legislatori dell’UE nel 2021.

Secondo il documento, le modifiche agli atti legislativi di base della riforma della PAC riguarderanno „una serie limitata di cambiamenti mirati e dovrebbero essere adottate in tempi relativamente brevi”.

Questa serie di misure proposte include cambiamenti strutturali in alcune delle buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA), i requisiti ambientali per ricevere i sussidi della PAC, l’esenzione delle piccole aziende agricole (meno di 10 ettari) dai controlli di conformità a tali requisiti e una maggiore flessibilità per i Paesi dell’UE che desiderano modificare i propri Piani strategici nazionali della PAC.

La Commissione europea intende inoltre condurre indagini sulla semplificazione „dal punto di vista degli agricoltori”, che saranno avviate a marzo.

Tra le proposte a breve termine, che potrebbero essere presentate entro la metà di marzo, c’è la modifica delle norme sui requisiti dei prati permanenti (BCAA 1), come richiesto ieri dal governo francese. Così com’è ora, „potrebbe comportare una perdita di reddito” per alcuni agricoltori, ha spiegato la Commissione.

L’esecutivo vuole anche introdurre modifiche all’obbligo di mantenere una quantità minima di utilizzo del suolo nei periodi critici (BCAA 6), semplificando alcuni controlli e spiegando l’uso „del concetto di forza maggiore e di circostanze eccezionali”, che sono le condizioni in cui gli agricoltori che non possono rispettare alcuni requisiti della PAC possono evitare le sanzioni.

Un’altra proposta è quella di ridurre le ispezioni nelle aziende agricole.

Le richieste degli Stati membri

Alcune delle misure proposte dalla Commissione fanno eco a un elenco di richieste degli Stati membri raccolte dalla Presidenza belga il 20 febbraio.

Secondo il documento, visionato da Euractiv, i Paesi dell’UE hanno chiesto una deroga di almeno un anno per l’obbligo di garantire una protezione minima delle zone umide e delle torbiere (BCAA 2), una flessibilità sul calendario per l’obbligo di mantenere una copertura minima del suolo nei periodi più sensibili (BCAA 6), di consentire la diversificazione delle colture invece della rotazione in alcune aree (BCAA 7) e una „soluzione strutturale” (dopo 2 anni di deroga) per il 4% di terreni a riposo (BCAA 8).

Gli Stati membri hanno anche chiesto una maggiore flessibilità per i fondi non spesi e condizioni di pagamento meno rigide negli eco-sistemi, con un sistema di remunerazione per gli agricoltori che vada oltre la condizionalità.

Un’altra richiesta – non presente nel documento della Commissione – è stata quella di rinviare l’attuazione della „condizionalità sociale”, il meccanismo che lega i sussidi della PAC al rispetto dei diritti sociali e lavorativi dei lavoratori agricoli da parte degli agricoltori, in quanto già presente nella legislazione nazionale.

Tra i suggerimenti degli Stati membri c’è anche una proroga dal 2024 al 2025 per la piena entrata in funzione del sistema di controllo satellitare dei terreni, una richiesta di sussidi per l’irrigazione e una richiesta di limitazione degli oneri amministrativi nell’elaborazione della nuova legge sul monitoraggio del suolo.

Fonte dell'articoloeuractiv.it
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