giovedì, 25 Aprile, 2024
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Preoccupa l’inchiostratura su pesche e nettarine

È già da alcuni anni, anche negli areali frutticoli italiani, è comparsa una “nuova“ fisiopatia, l’inchiostratura conosciuta nel mondo anglosassone come “inking”.

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Interessa soprattutto le cultivar molto colorate di pesche, nettarine e albicocche (in quanto è maggiore il contenuto di pigmenti fenolici nell’epidermide) ma in questi ultimi due anni tale alterazione fisiologica è andata ad interessare anche le altre varietà.

Frutti non commercializzabili

L’inchiostratura in campo è caratterizzata dalla comparsa di macchie o striature longitudinali di colore scuro, più raramente marrone-nero sulla superficie del frutto, limitate alla epidermide dei frutti fino ai primissimi strati del mesocarpo.

L’inchiostratura colpisce le cellule dell’epidermide e provocandone la morte, ma non intacca minimamente il tessuto sottostante o sulla polpa del frutto. Purtroppo, anche se i sintomi sono superficiali e estetici, rendono il frutto non commerciabile o lo rendono di secondo grado. I sintomi dell’inchiostratura possono essere innescati in campo, durante la raccolta o durante il trasporto al centro di confezionamento.

I sintomi non diventano immediatamente visibili (l’inchiostratura può diventare evidente dopo 48 ore dalla raccolta). Le pesche sono più sensibili delle nettarine, ma la suscettibilità a tale alterazione può variare anche a seconda della cultivar, nonché dalle condizioni ambientali e delle strategie di gestione utilizzate nel frutteto.

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Le cause

I danni da abrasione in combinazione con ioni metallici pesanti come alluminio, rame o ferro sono considerati la causa principale dello sviluppo di questa fisiopatia.

A seguito di abrasioni, questi ioni metallici possono provenire dall’acqua o da prodotti applicati come fungicidi, insetticidi o fertilizzanti fogliari, che possono avere la capacità di indurre le caratteristiche alterazione dei frutti di pesche e nettarine.

L’inchiostratura è il risultato del collasso delle cellule dell’epidermide, che contengono gli antociani e i pigmenti fenolici importanti per lo sviluppo del colore, che reagendo con i metalli pesanti virano ad un colore bruno-nerastro. La ricerca in Usa ha dimostrato che 10 ppm di ferro (Fe) sono sufficienti per indurre l’inchiostratura di pesche e nettarine.

Anche l’acqua di lavaggio con contenuti elevati di ferro o a basso pH può aumentare la gravità di questa fisiopatia. Inoltre, la pioggia eccessiva nella fase di raccolta, può causare rigonfiamento dei frutti e danni cellulari insieme a possibili danni meccanici causati da temporali e sfregamenti.

Le misure da adottare

Esistono diverse misure che possono essere adottate per controllare lo sviluppo dell’inchiostratura sui frutti in campo. Alcuni di questi includono:

  • manipolazione delicata della frutta per evitare danni da abrasione, preferire rimorchi con sospensioni pneumatiche ed evitare lunghi trasporti;
  • evitare o ridurre la contaminazione della frutta mantenendo i contenitori privi di polvere e puliti;
  • raccogliere la frutta al mattino invece che durante le ore serali;
  • Non eseguire irrigazioni sopra-chioma in prossimità della raccolta;
  • in prossimità della raccolta scegliere con attenzione i principi attivi ed evitare di trattare con nutrienti fogliari o fungicidi contenenti alluminio, rame o ferro almeno nelle 3 settimane prima della raccolta;
  • controllare la qualità dell’acqua di lavaggio per la possibile contaminazione da metalli pesanti (l’acqua con caratteristiche acide (< 6,5) può esacerbare l’inchiostratura a causa della maggiore disponibilità di ferro). Eventualmente mantenere il livello del cloro nelle acque di lavaggio tra 25 e 50 ppm;
  • testare i tuoi fungicidi per la presenza di metalli pesanti all’inizio della stagione (fare attenzione alla composizione delle sostanze chimiche che si usano nelle operazioni di pre e post raccolta);
  • Poiché i sintomi non si sviluppano immediatamente, è consigliabile ritardare l’imballaggio per circa 48 ore può consentire di rimuovere la frutta con sintomi evidenti di inchiostratura durante la calibrazione qualitativa.

Fonte dell'articoloterraevita.edagricole.it
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