È partita campagna 2022: calo del 4% sul 2021 ma superfici superiori alla media del quinquennio. Bene il biologico. Confermati gli obiettivi della programmazione ma resta preoccupazione per la siccità.
Nel Nord Italia è iniziata la campagna del pomodoro da industria 2022 con la raccolta e la consegna agli stabilimenti di trasformazione delle produzioni di pomodorino e i primi quantitativi di varietà di Tondo precoce.
Gli ettari coltivati nelle regioni del Nord Italia per l’anno in corso risultano pari a 37.024 ettari, in calo del 4% rispetto allo scorso anno, soprattutto nelle province dell’Emilia occidentale, ma superiori alla superficie media coltivata dell’ultimo quinquennio. Le superfici di pomodoro in biologico raggiungono l’11% delle superfici totali, consolidando e incrementando il trend degli ultimi anni.
La suddivisione delle superfici effettive nelle province del bacino del Nord Italia vede in testa sempre Piacenza, con 9.890 ettari a pomodoro. A seguire Ferrara con 6.609 ettari; Parma con 4mila; Mantova con 3.537; Alessandria con 2.594; Cremona con 1.788; Verona con 1.112; Reggio con 1.042 e Modena con 905. Seguono le altre province con valori più contenuti.
Guardando al biologico, è invece Ferrara la provincia con più ettari (2.484). Seguono Ravenna con 636 ettari e Parma con 246.
La suddivisione per regione vede l’Emilia Romagna con più ettari coltivati a pomodoro (il 68% del totale), seguita da Lombardia (19%), Piemonte (8%) e Veneto (5%).