Il controllo delle tradizioni alimentari dell’UE dovrebbe rimanere saldamente nelle mani della Commissione, secondo il Parlamento europeo, che giovedì (1° giugno) ha adottato la sua posizione sulla revisione del sistema di qualità alimentare dell’UE.
Valutato quasi 80 miliardi di euro, il sistema offre protezione ai prodotti con qualità, caratteristiche o reputazione legate al luogo di origine, come lo „champagne” o il „parmigiano”.
Secondo gli eurodeputati, le nuove norme che regolano il sistema dovrebbero offrire una protezione più rigorosa per i prodotti online, compresa la chiusura automatica dei domini che utilizzano illegalmente le indicazioni geografiche (IG).
Nel frattempo, il Parlamento ha anche chiesto una maggiore protezione per i prodotti trasformati che contengono un ingrediente IG, nonché un processo di approvazione più snello per aiutare a velocizzare le nuove domande.
L’approccio adottato dal Parlamento è stato giudicato „molto positivo” da oriGIn EU, l’associazione europea dei produttori di IG.
Allo stesso modo, l’EFOW, l’organizzazione europea che promuove i vini IG, ha appoggiato il „pacchetto vino” del Parlamento in quanto rafforza la protezione dell’uso delle IG come ingredienti e online, mantenendo le specificità del settore vinicolo.
I principali punti di conflitto in materia di IG
I negoziatori del Parlamento europeo sono ora pronti a iniziare i colloqui con l’altro legislatore, il Consiglio dell’UE, che rappresenta gli Stati membri, sulla forma finale della legge, dal momento che anche i ministri dell’Agricoltura dell’UE hanno adottato la loro posizione.
Il mandato del Parlamento è più articolato di quello del Consiglio dell’UE e include diverse novità non considerate dai ministri.
Per esempio, la posizione del Consiglio non prende in considerazione la possibilità di raggiungere gli impegni di sostenibilità richiesti dalla Commissione attraverso iniziative non legate alla produzione, così come l’opzione per i produttori di redigere i propri rapporti di sostenibilità.
I ministri non hanno incluso un limite di tempo per la Commissione per valutare o modificare l’applicazione delle IG o la forma di protezione per le indicazioni geografiche utilizzate nei prodotti trasformati come ingrediente.
Allo stesso tempo, il Consiglio ha annacquato il capitolo sulla protezione online proposto dalla Commissione, che è uno dei principali pilastri della posizione del Parlamento.
Gli eurodeputati hanno inoltre proposto un nuovo emendamento per risolvere l’attuale controversia tra „prošek” e „prosecco” che oppone la Croazia all’Italia, estendendo le salvaguardie esistenti contro la registrazione di marchi identici o evocativi di IG ai „termini tradizionali”, il che significa che termini tradizionali come prošek non possono essere registrati come identici o evocativi della IG prosecco.