lunedì, 7 Ottobre, 2024
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I leader dell’UE vogliono rendere la sicurezza alimentare una priorità assoluta per l’agenda strategica 2024-2029

I leader dell’UE dovrebbero porre la sicurezza alimentare al centro della politica agricola del blocco per i prossimi cinque anni, secondo una bozza trapelata dell’Agenda strategica dell’UE vista da Euractiv.

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Il programma definisce le priorità dell’Europa per il mandato 2024-2029, fornendo indicazioni alle istituzioni europee, e sarà adottato dai 27 capi di Stato e di governo durante la riunione del Consiglio europeo del 27-28 giugno.

Il documento interno, realizzato il 27 marzo, precede gli ultimi scambi tra i leader dell’UE e indica la sicurezza alimentare come una priorità fondamentale per un’Europa „prospera e competitiva”, nonostante la questione sia stata poco discussa nei vertici dell’UE degli ultimi anni.

„Garantire la nostra sicurezza alimentare attraverso un settore agricolo dinamico”, si legge in uno dei punti della bozza.

Il testo di due pagine non fa esplicito riferimento alla sostenibilità del settore agricolo o alla protezione dell’ambiente, anche se dà priorità alla „preparazione alle nuove realtà derivanti dal cambiamento climatico”.

Dalla sostenibilità alla sicurezza

Questa bozza iniziale segna un allontanamento dalle priorità del 2019, che includevano „la promozione dell’agricoltura sostenibile” e „l’invito a tutti i Paesi dell’UE a progredire e a intensificare l’azione per il clima”.

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In risposta alle diffuse proteste degli agricoltori in tutta l’UE, negli ultimi mesi la Commissione europea ha già accantonato o fatto marcia indietro su alcuni dei suoi piani per migliorare la sostenibilità del settore agricolo.

Faustine Bas-Defossez, direttrice per la salute, la natura e l’ambiente dell’Ufficio europeo per l’ambiente (EEB), ha definito „profondamente preoccupante” l’assenza dell’agricoltura sostenibile nell’agenda trapelata per il 2024.

„Dando la priorità alla ‘sicurezza alimentare’ rispetto alla sostenibilità dell’agricoltura, i leader dell’UE ignorano il fatto che i cambiamenti climatici e i disastri naturali rappresentino le maggiori minacce alla nostra sicurezza alimentare”, ha avvertito.

Uno studio commissionato dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha rilevato che, mentre la disponibilità di cibo nell’UE „non è generalmente considerata a rischio”, il blocco dipende troppo dalle importazioni da un gruppo ridotto di fornitori per i mangimi e i fertilizzanti.

Secondo il rapporto, queste dipendenze, aggravate da una situazione geopolitica incerta e dai cambiamenti climatici, potrebbero minacciare la resilienza a lungo termine del sistema alimentare dell’UE.

Lo studio ha tuttavia rilevato che le pratiche agricole sostenibili, come l’agricoltura biologica e la promozione di un minor consumo di prodotti animali, potrebbero ridurre il fabbisogno di importazioni del blocco.

Fonte dell'articoloeuractiv.it
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