lunedì, 29 Aprile, 2024
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APOC: Sebbene ancora nelle fasi iniziali, siamo fiduciosi e sicuri della qualità offerta dai nostri viticoltori

Partito il progetto Uvitaly dell’Organizzazione di produttori APOC.

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Dopo le difficoltà che hanno caratterizzato il settore delle uve da tavola nella scorsa campagna, in particolare per le varietà senza semi, quest’anno l’Organizzazione di produttori APOC ha deciso di potenziare la propria rete di commercializzazione, provando a dare vita e contenuto al progetto Uvitaly.

Con i suoi 40 milioni di euro di fatturato relativo alla sola uva da tavola, l’APOC continua a essere la prima Op di Italia.

„Da tempo – spiega il direttore di APOC Nicola De Santis – l’uva da tavola commercializzata dai produttori associati beneficia di una certificazione di qualità rilasciata dall’organismo accreditato Kiwa Cermet”.

Tale certificazione per l’uva da tavola attesta la realizzazione di un prodotto con precise caratteristiche in termini di pezzatura, colorazione e grado Brix, ottenuto in un’area territoriale altamente specializzata, da produttori esperti e sensibili a mitigare l’impatto dell’attività agricola sull’ambiente.

All’inizio dell’anno, l’ufficio commerciale dell’APOC ha tenuto una serie di riunioni in loco con i propri produttori, spiegando loro il progetto che intendeva sviluppare.

„L’obiettivo è uniformare l’offerta di alcune varietà sul mercato, con un packaging che metta in evidenza l’aggregazione, il lavoro comune, il desiderio di fare squadra”, continua De Santis.

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Il progetto Uvitaly, partito quest’anno, si pone traguardi ambiziosi anche attraverso la messa in campo di importanti supporti promozionali.

„La partecipazione al progetto è legata alle richieste che i mercati di volta in volta presentano. Siamo ancora nelle fasi iniziali e sicuramente ci vorrà tempo per fidelizzare tali mercati con la nuova offerta. La qualità espressa dai nostri soci e la determinazione di voler arrivare a un obiettivo comune non tarderanno, però, a dare i frutti sperati”, sottolinea De Santis.

E’ intenzione dell’APOC estendere tale progetto anche alle altre referenze dei suoi soci.

„Non si tratta pertanto di un progetto chiuso. Anzi, vorremmo dare sempre più corpo e volume a una strategia di novità, al fine di coinvolgere sempre più consumatori”, conclude De Santis.

Fonte dell'articolofreshplaza.it
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