giovedì, 12 Dicembre, 2024
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Agricoltura: Berlino manda un inviato nei Balcani Occidentali per supportarli nell’adesione alla UE

Come parte dei suoi sforzi per garantire l’adesione all’UE dei Balcani Occidentali, il governo tedesco sta inviando per la prima volta un funzionario con delega all’agricoltura nella regione per aiutarla nell’attuazione legislazione dell’UE nel settore, che talvolta si rivela altamente tecnica.

Lo scorso martedì 3 ottobre, durante un viaggio di cinque giorni in Macedonia del Nord, Kosovo e Moldavia, il ministro dell’Agricoltura tedesco, Cem Özdemir, ha annunciato la nomina del nuovo funzionario.

„La nomina di un funzionario con delega all’agricoltura in questa regione è una novità”, ha dichiarato. La nuova figura è destinata a contribuire a „rappresentare gli interessi economici tedeschi e a fornire un maggiore supporto al processo di adesione all’UE degli Stati dei Balcani Occidentali”.

Il nuovo addetto – con base presso l’ambasciata tedesca a Skopje – rappresenterà il ministero e le sue politiche „in Macedonia del Nord e anche negli altri Paesi dei Balcani Occidentali”, ha aggiunto Özdemir.

Figure come quella di recente nominata assolvono alle funzioni di rappresentanza degli interessi tedeschi in materia di commercio e questioni tecniche, nonché al ruolo di contatto con Berlino per il Paese ospitante.

Supporto pratico

Da quando è entrato in carica, il governo a tre partiti della Germania ha ripetutamente chiesto l’adesione rapida degli Stati dei Balcani Occidentali all’UE.

Lo scorso maggio, ad esempio, il cancelliere Olaf Scholz ha chiesto all’UE di mantenere le promesse fatte ai Paesi della regione in un discorso al Parlamento europeo, mentre in diverse occasioni il ministro degli Esteri Annalena Baerbock ha spinto affinché vengano fatti progressi nel processo di adesione.

Albania, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia sono candidati all’adesione all’UE, mentre il Kosovo è un candidato potenziale. Tuttavia, sebbene alcuni di questi Stati siano nel processo di adesione da decenni, i progressi sono lenti.

Mentre gli appelli di Scholz e Baerbock hanno fatto riferimento per lo più a ostruzioni politiche che ostacolano l’adesione, l’iniziativa di Özdemir si concentra su un livello più pratico.

L’adattamento alla legislazione estesa e talvolta altamente complessa dell’UE nel settore agricolo è difficile da gestire per molti Paesi, sia dal punto di vista tecnico che delle risorse umane. Allo stesso tempo, l’agricoltura ha una grande importanza economica per molti Paesi dei Balcani Occidentali.

Il nuovo addetto è destinato a facilitare questo processo tecnico, basandosi sulla cooperazione tra il ministero dell’Agricoltura tedesco e i ministeri dell’Agricoltura dei Paesi dei Balcani Occidentali iniziata nel 2014 nell’ambito della cosiddetta Politica agricola comune.

„Il settore agricolo e alimentare ha una grande importanza economica e sociale in tutti i paesi dei Balcani Occidentali e svolge un ruolo di rilievo nelle trattative di adesione all’UE”, ha sottolineato Özdemir.

Contrastare l’influenza russa

Ma la maggiore cooperazione riguarda anche il contrasto all’influenza russa nella regione.

„Non dobbiamo permettere alla Russia di espandere la sua influenza e minacciare ulteriormente l’ordine di pace europeo”, ha dichiarato Özdemir.

„La politica agricola come strumento può apportare un contributo decisivo al rafforzamento e all’espansione dei legami tra i nostri Stati”, ha aggiunto.

Secondo il ministro, sono in gioco interessi economici cruciali della Germania.

„Una condizione preliminare per le esportazioni economiche tedesche è la stabilità politica nella regione”.

Nel frattempo, Berlino sta lavorando alla preparazione delle politiche agricole dell’UE per l’adesione di Moldavia, Georgia e, soprattutto, dell’Ucraina. Attualmente Moldavia e Ucraina godono già dello status di candidate.

L’adesione di diversi Paesi con settori agricoli di grandi dimensioni potrebbe ribaltare il programma multi-miliardario di sussidi agricoli dell’UE, la Politica agricola comune.

Secondo uno studio interno dell’UE, citato dal Financial Times, l’adesione di otto o nove nuovi membri „ridurrebbe tutti gli attuali sussidi agricoli di circa il 20%”.

Per garantire che i sussidi della PAC rimangano accessibili anche dopo l’adesione di molte altre aziende agricole all’UE, il governo tedesco sta sostenendo un allontanamento dai cosiddetti pagamenti diretti, che vengono erogati esclusivamente in base all’area agricola di un’azienda.

Berlino sta, al contrario, spingendo affinché entrino in vigore meccanismi premiali su determinati servizi pubblici, come la protezione dell’ambiente o del clima.

Fonte dell'articoloeuractiv.it
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