martedì, 18 Marzo, 2025
HomeArticoloProteggere i vigneti dai cambiamenti climatici e migliorare la qualità del vino:...

Proteggere i vigneti dai cambiamenti climatici e migliorare la qualità del vino: la soluzione Arrigoni

I cambiamenti climatici e gli eventi meteorologici estremi sempre più frequenti stanno causando seri problemi alla viticoltura, anche in zone che tradizionalmente hanno offerto un microclima ideale per questa coltura.

Negli ultimi 30 anni, la temperatura media nella regione mediterranea è aumentata di 1,8 gradi Celsius (fonte: OMM – Organizzazione Meteorologica Mondiale), con conseguenze sul rendimento, sulla qualità sensoriale e sul valore commerciale per le cantine colpite.

‹ adv ›

Una maturazione troppo rapida, uve bruciate e bouquet sovramaturi sono solo alcune delle conseguenze dei cambiamenti climatici che stanno colpendo molte aree vitivinicole nel mondo.

Per affrontare queste sfide, le cantine cercano soluzioni per controllare l’esposizione alle radiazioni UV-B e la temperatura durante il periodo di crescita, con l’obiettivo di migliorare la fisiologia della vite e la maturazione dell’uva.

Basandosi sulla propria esperienza nella progettazione e produzione di agrotextile per l’agricoltura, Arrigoni ha studiato soluzioni ad hoc per la protezione dei vigneti, brevettando il sistema innovativo Vigne Plus System®, una combinazione di reti e accessori che aumenta il fattore di ombreggiamento del vigneto tra il 23% e il 25%, incrementando allo stesso tempo la produzione fino al 30%.

I test sul campo confermano l’efficacia del sistema

Nuovi test sul campo effettuati presso la cantina Azienda Agricola G. Milazzo, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e l’Università di Palermo, confermano l’efficacia delle agrotextile Arrigoni nel controllare la temperatura e i livelli di radiazione solare nei vigneti.

L’enologo dell’Azienda Agricola G. Milazzo, Giuseppe Notarbartolo, si è mostrato molto positivo riguardo ai risultati ottenuti con le soluzioni Arrigoni.

„Durante l’esperimento abbiamo testato due reti ombreggianti: la ROBUXTA® bianca, una rete riflettente in grado di ridurre la temperatura della chioma, e la SCIROCCO® nera, una rete scura che funge da barriera alla luce diffusa.

In particolare, la rete nera è in grado di ritardare la vendemmia di 10-12 giorni rispetto alla rete bianca, che però mantiene le temperature della chioma a livelli più bassi”, ha confermato l’enologo.

Secondo Giuseppe Notarbartolo, i risultati iniziali sono incoraggianti e evidenziano i benefici delle reti ombreggianti non solo per proteggere l’uva dalle scottature, ma anche per potenzialmente estendere il periodo di maturazione, permettendo alla cantina di garantire che le uve utilizzate sia per gli spumanti che per i vini bianchi fermi raggiungano la maturità ottimale.

„Le soluzioni offerte da Arrigoni ci hanno aperto nuove possibilità, non solo per la protezione dei vigneti ma anche per gestire lo stato della chioma in relazione ai nostri obiettivi enologici”, ha concluso entusiasta il sig. Notarbartolo.

Davide Pacifico, ricercatore presso il CNR – Istituto di Bioscienze e Biorisorse di Palermo: 

„I risultati iniziali ottenuti in collaborazione con gli enologi dell’Azienda Agricola G. Milazzo di Licata sono particolarmente incoraggianti per l’uso sia della ROBUXTA® che della SCIROCCO®”.

Sono state riscontrate differenze nei parametri fisiologici tra l’uso dei due tipi di rete, nera e bianca, rispetto al controllo senza ombreggiamento.

In particolare, la rete protettiva bianca, che ha una maggiore capacità di riflettere la luce solare, fornisce un aumento più elevato dell’umidità relativa rispetto alla rete ombreggiante nera.

Questo permette una maturazione più lenta e graduale rispetto alle reti scure, ha confermato il sig. Pacifico. Sempre secondo il sig.

Pacifico, questa differenza si è riflessa anche nei risultati delle analisi chimiche effettuate sui mosti, che hanno mostrato un aumento dell’acidità, un fattore importante per le caratteristiche qualitative del vino, con un aumento dell’acido malico e una riduzione del contenuto di acido tartarico nel caso dell’ombreggiamento rispetto al non ombreggiamento.

I dati e le ricerche dimostrano ancora una volta i benefici dei sistemi di protezione brevettati da Arrigoni e rafforzano la posizione dell’azienda come partner affidabile per le aziende vinicole che devono gestire le sfide attuali.

La Redazione
La Redazione
Tutto sull’agricoltura, il business e le opportunità di sviluppo!
Devi leggere
‹ adv ›
‹ adv ›
‹ adv ›
Articoli recenti