Il prezzo del grano alla borsa cereali di Chicago (CBOT) è sceso lunedì per la quinta sessione consecutiva, raggiungendo il livello più basso degli ultimi due anni, a causa delle aspettative di un raccolto globale elevato e dell’estensione dell’accordo sulle esportazioni di cereali ucraini sul Mar Nero, secondo quanto riportato da Reuters.
Il prezzo del grano alla borsa cereali di Chicago (CBOT) è sceso lunedì mattina dello 0,4%, a 6,02 dollari al bushel, il livello più basso dal aprile 2021, mentre i prezzi del mais e della soia sono aumentati dello 0,3% (a 5,56 dollari al bushel) e dello 0,2% (a 13,09 dollari al bushel) rispettivamente.
I leader del G7 (il gruppo delle nazioni altamente industrializzate), riuniti a Hiroshima, in Giappone, hanno chiesto a tutti i partecipanti che l’accordo sulle esportazioni di cereali ucraini sul Mar Nero “continui e implementi completamente il buon svolgimento delle operazioni, per tutto il tempo necessario”.
La scorsa settimana, l’accordo è stato prorogato di due mesi, attenuando le preoccupazioni circa l’approvvigionamento di cereali a livello mondiale. Separatamente, il vice ministro russo dell’Agricoltura, Oksana Lut, ha annunciato che la Russia intende raccogliere in media circa 130 milioni di tonnellate di cereali all’anno e esportare fino a 55 milioni di tonnellate.
L’ufficiale ha spiegato che Mosca è riuscita ad aumentare le sue esportazioni di cereali, nonostante alcuni paesi abbiano rifiutato i cereali russi a causa del conflitto con l’Ucraina.