La Commissione europea ha pubblicato martedì (12 marzo) un regolamento delegato per consentire maggiore flessibilità agli Stati membri nell’applicazione di una delle „buone condizioni agricole e ambientali” (BCAA), i requisiti ambientali per ricevere i sussidi dell’UE.
La mossa fa parte di un pacchetto di misure – che sarà presentato venerdì – progettate per soddisfare la richiesta degli agricoltori in protesta di alleviare il carico amministrativo della Politica agricola comune (PAC) dell’UE.
Il regolamento pubblicato martedì prevede modifiche all’obbligo di mantenere stabili le superfici di prato permanente a partire dall’anno di riferimento 2018, consentendo maggiore flessibilità agli agricoltori e alle amministrazioni nazionali.
I pascoli permanenti arricchiscono il suolo, intrappolano il carbonio e promuovono la biodiversità e il requisito BCAA 1 stabilisce che la dimensione della superficie da preservare o ripristinare deve essere basata su un rapporto di pascoli permanenti rispetto alla superficie agricola totale in un’area di riferimento.
I francesi sono stati tra i primi a suggerire che tale obbligo di mantenere o ripristinare i pascoli, anche quando l’agricoltore si è convertito all’agricoltura arabile, è troppo complesso. In molte occasioni hanno chiesto una semplificazione
Già in occasione dell’ultimo Consiglio europeo straordinario del primo febbraio, il presidente francese Emmanuel Macron aveva chiesto „flessibilità” alla Commissione europea su questo tema.
La pubblicazione del regolamento è solo il primo passo prima che le nuove misure vengano annunciate il 15 marzo. Le misure comprenderanno proposte legislative sulla semplificazione della politica agricola comune e un documento che delineerà possibili iniziative sulla catena alimentare.
In totale, le BCAA sono nove nella PAC 2023-27. Ma in un documento diffuso il 22 febbraio, la Commissione ha annunciato che stava valutando la possibilità di modificare quattro di essi, tra cui BCAA 8 (terreni incolti), per i quali è già in vigore una deroga temporanea e parziale per il 2024.
Tutto ciò è pianificato „tenendo presente la necessità di mantenere” gli impegni verdi della PAC e „gli obiettivi politici riflessi nelle decisioni dei colegislatori nel 2021”, si legge nel documento del 22 febbraio.
Tra le altre misure prese in considerazione dalla Commissione, c’è l’esenzione delle piccole aziende agricole (meno di 10 ettari) dai controlli sul rispetto dei requisiti BCAA, e una maggiore flessibilità per i Paesi dell’UE che vogliono modificare i propri piani strategici nazionali della PAC.
Reazioni delle ONG Green
Le ONG ambientaliste hanno avvertito il 6 marzo che l’allentamento dei requisiti BCAA „costituirebbe un passo indietro rispetto al precedente periodo della PAC” in termini di ambizione ambientale.
Martedì, Marco Contiero, attivista agricolo di Greenpeace per l’UE, ha affermato che „gli agricoltori stanno attraversando gravi difficoltà, ma queste proposte fanno ben poco per affrontare il problema e si limitano a togliere alcuni degli ultimi brandelli di protezione ambientale nella politica agricola dell’UE”.
„La Commissione sta ancora una volta suonando il tamburo „agricoltori contro natura”, una falsa battaglia che sposta l’attenzione dalle cause profonde dei problemi che gli agricoltori devono affrontare e, a lungo termine, peggiora la loro situazione”, ha concluso Contiero.