lunedì, 7 Ottobre, 2024
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Von der Leyen: Sì all’azione per il clima, all’industria pulita, no alla protezione della natura

L’attuale presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ribadito il suo impegno a favore dell’azione per il clima e dell’industria pulita nella sua candidatura per la rielezione al Parlamento europeo e nelle relative „linee guida politiche” di questa mattina (18 luglio), ma si è limitata solo a una retorica positiva sulla protezione della natura.

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Il discorso di von der Leyen alla plenaria di Strasburgo è iniziato poco dopo le 9, ma i risultati delle prossime votazioni non saranno noti prima del pomeriggio.

Il suo discorso, basato su un testo di „linee guida politiche” di accompagnamento, è stato il risultato di settimane di discussioni con i principali gruppi politici del Parlamento ed è stato concepito per convincere gli eurodeputati di tutto il centro politico a sostenere la sua candidatura.

Clima e ambiente

Von der Leyen ha ribadito l’impegno a rispettare gli obiettivi climatici dell’Unione, tra cui un obiettivo di riduzione del 90% entro il 2040, ancora da concordare.

La candidata per ricoprire la carica di presidente della Commissione UE ha esplicitamente inquadrato tutto questo in termini di competitività economica. Le sue linee guida politiche affermano che l’Europa era in una gara globale „che determinerà chi sarà il primo a raggiungere la neutralità climatica e il primo a sviluppare le tecnologie che plasmeranno l’economia globale per i decenni a venire”.

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Tuttavia, durante il suo discorso, von der Leyen ha riconosciuto che l’azione per il clima riguarda anche „l’equità intergenerazionale”, sostenendo che i giovani “non ci perdonerebbero mai se non fossimo all’altezza della sfida”.

Von der Leyen ha affermato che avrebbe „ricompensato gli agricoltori per aver lavorato con la natura, preservando la nostra biodiversità e gli ecosistemi naturali”, ma i suoi restanti riferimenti all’agricoltura si sono concentrati sul sollievo che sarebbe stato fornito agli agricoltori europei.

Nel suo discorso, von der Leyen ha esplicitamente collegato gli interessi rurali agli impatti del cambiamento climatico. Ha fatto riferimento al „volto mutevole del paesaggio rurale europeo” e ha affermato che il suo ‘Piano di adattamento climatico’ pianificato sarebbe stato sviluppato „insieme agli agricoltori”.

Negli ultimi anni, l’industria europea ha iniziato a considerare l’azione per il clima come un’azione nel loro interesse. Con questo discorso, potrebbe sperare di avviare un cambiamento simile nel settore agricolo.

Altrimenti, il discorso e le linee guida di von der Leyen avevano una retorica positiva sull’ambiente ma pochi impegni concreti. Le sue linee guida dicevano solo che la sua Commissione avrebbe „fornito chiarezza” sulla regolamentazione dei PFAS, noti anche come „sostanze chimiche eterne”.

Più concretamente, von der Leyen propone una legge sull’economia circolare, che monetizzerebbe i prodotti di scarto, come le materie prime essenziali, per incentivare un maggiore riciclaggio.

Ambiziosi piani per un’industria pulita, ma i finanziamenti restano un problema

Come previsto, von der Leyen si è concentrata fortemente sul sostegno all’industria europea, collegando esplicitamente il suo impegno verso la decarbonizzazione alla competitività economica del continente.

Ha promesso un nuovo „accordo industriale pulito” entro 100 giorni dal suo insediamento.

I finanziamenti arriverebbero da un “Acceleratore di decarbonizzazione industriale”, che canalizzerebbe gli investimenti nelle infrastrutture e nell’industria ad alta intensità energetica, e da un Fondo per la competitività, per investire in una gamma più ampia di tecnologie strategiche, tra cui le tecnologie pulite.

Nel suo discorso ha affermato che l’Acceleratore accelererà anche i tempi di rilascio dei permessi e delle gare d’appalto per i progetti energetici.

Tuttavia, resta da stabilire quanto e da dove arriveranno i finanziamenti. Il suo documento afferma che il Competitiveness Fund sarà proposto come parte dei negoziati sul prossimo bilancio dell’UE, che andrà dal 2028 al 2035. In un’altra parte del testo, afferma che l’UE avrà bisogno di più fonti di entrate proprie.

Politica energetica – stessa traiettoria

Sulla sicurezza energetica, von der Leyen ha promesso di „non aver dimenticato come Putin ci ha ricattato” con le importazioni di gas limitate nel 2022. Tra gli applausi dell’emiciclo, von der Leyen ha promesso di „rompere una volta per tutte” la dipendenza dell’Europa dai „combustibili fossili russi sporchi”

Nel suo discorso ha dedicato particolare attenzione alle energie rinnovabili, che ha più volte definito „pulite e locali”, in contrasto con i suoi riferimenti ai combustibili fossili russi.

Sia il discorso di von der Leyen sia le sue linee guida politiche hanno fatto riferimento alla necessità di ridurre i prezzi dell’energia, ma non sono stati forniti dettagli su come ciò avverrà.

Nel suo discorso, Von der Leyen non ha fatto riferimento al controverso divieto dei motori a combustione interna entro il 2035, sebbene nelle sue battute iniziali abbia fatto riferimento alla „neutralità tecnologica”, cosa che farà piacere ai suoi colleghi tedeschi del PPE.

Le sue linee guida politiche fanno riferimento al divieto, ma il testo si riferisce solo a un compromesso già concordato, che consentirebbe la continua vendita di motori a combustione funzionanti con carburanti elettronici.

Tutti gli occhi puntati sul voto

I principali legislatori dei gruppi politici del Parlamento sono poi intervenuti per reagire al discorso di von der Leyen. Le reazioni dei quattro principali partiti centristi (i liberali, i verdi, il centro-sinistra e il partito di centro-destra della stessa von der Leyen) sono state ampiamente positive ma non acritiche.

I gruppi si incontreranno ora separatamente per decidere le proprie intenzioni prima della votazione di questo pomeriggio.

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