Due navi cargo hanno lasciato i porti ucraini nonostante le mancate garanzie di sicurezza da quando Mosca si è ritirata dagli accordi sul grano. Intanto la controffensiva di Kiev avanza nella regione di Kharkiv
Due navi cargo sfidano le minacce russe e salpano dai porti ucraini. In tutto quattro mercantili hanno attraversato il mar Nero dirette verso il Bosforo da quando Mosca ha deciso di non tinnovare gli accordi sul grano lo scorso luglio, affermando che avrebbe considerato „obiettivi militari legittimi” qualsiasi imbarcazione in transito da e verso i porti dell’Ucraina.
Lo ha confermato via twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nella serata di sabato ha pubblicato sul suo profilo un discorso diretto alla nazione e agli alleati.
Secondo quando confermato dal ministro delle Infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov, la Anna-Theresa, una nave battente bandiera liberiana, è salpata con 56mila tonnellate di ghisa e si trova ora in prossimità delle acque territoriali bulgare. Il secondo mercantile è salpato venerdì e trasporta 172mila tonnellate di minerali di ferro.
Il corridoio temporaneo per le navi civili va dai porti ucraini del Mar Nero al Bosforo.
Nel tweet:
La controffensiva
Gli scontri continuano anche e soprattutto sulla terra ferma. Il servizio di guardia di frontiera ucraino ha dichiarato che i suoi soldati hanno individuato e distrutto nuove fortificazioni costruite dai soldati russi nella regione di Kharkiv.
Nel suo discorso di sabato sera, Zelenksyy ha anche ringraziato i suoi soldati per aver protetto le città di Odessa, Sumy e Lysychansk dalla distruzione degli attacchi russi.
Nel tweet: