sabato, 2 Dicembre, 2023
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Tartuficoltori, serve una legge per salvare il settore

Una legge per salvare la tartuficoltura italiana e nuove tecniche di coltivazione per superare le criticità causate dai cambiamenti climatici: se ne è discusso a Norcia tra la Federazione nazionale tartuficoltori associati e l’Associazione tartuficoltori di Catalonia che hanno dato vita un interscambio di idee tra Italia e Spagna al fine di migliorare le tecniche di coltivazione dei tartufi e sviluppare nuove pratiche gestionali.

„Solo lo sviluppo di nuove piantagioni e l’investimento in una maggior gestione forestale orientata, potrà garantire una sopravvivenza del tartufo alle estati sempre più calde e siccitose”, ha spiegato all’ANSA Italo Placidilli, presidente dell’Associazione tartufai e tartuficoltori Pietro Fontana Spoleto-Norcia.

„L’incontro che si è tenuto a Norcia – ha aggiunto – dà inizio a una collaborazione con i coltivatori spagnoli che sono leader mondiali di sistemi di irrigazione intelligenti, sviluppati per un maggior risparmio idrico. Il sistema industriale italiano, invece, cercherà di commercializzare e di sviluppare nuovi prodotti a base di tartufo nero pregiato.
Il percorso avvia un dialogo tecnico ed economico destinato a consolidarsi nel tempo per contrastare il crescente ruolo, nel mercato internazionale, di prodotti provenienti da nuovi mondi. L’assenza di politiche volte a supportare la coltivazione del tartufo in Italia pone il nostro Paese in un ritardo produttivo molto pesante per tutte le aziende del settore”.

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Il presidente ha quindi spiegato che „solo l’adozione di contratti di filiera permetterà una maggior efficienza del settore”.

„Nel testo di legge che abbiamo presentato – ha concluso Placidilli – chiediamo norme certe per salvaguardare anche le tartufaie naturali attraverso regole più stringenti per i cercatori”.

Fonte dell'articoloansa.it
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