Un rapporto sulle prospettive agricole ha evidenziato che il Marocco continuerà a svolgere il ruolo di principale fornitore di pomodori freschi per l’Unione Europea durante il periodo di previsione tra il 2024 e il 2035.
Il rapporto indica un cambiamento nelle dinamiche del mercato agricolo dell’UE, con un aumento previsto delle importazioni di frutta e verdura fresca, contrastato da una diminuzione delle esportazioni.
Questo cambiamento è attribuito all’introduzione di nuove varietà adattate alle preferenze dei consumatori globali, ad eccezione delle mele, le cui esportazioni dall’UE sono previste in aumento dello 0,6% annuo, raggiungendo 1,1 milioni di tonnellate entro il 2035.
Tuttavia, si prevede un calo delle esportazioni di pomodori freschi, pesche e nettarine dall’UE. Le esportazioni di arance dovrebbero rimanere costanti.
Il rapporto attribuisce il declino delle esportazioni di mele alla disponibilità di nuove varietà di alta qualità sul mercato interno.
Al contrario, la domanda di pomodori importati nell’UE dovrebbe crescere dello 0,6% annuo, con il Marocco che manterrà il suo status di principale fornitore. Le esportazioni di pomodori trasformati dall’UE sono previste stabili, grazie a una forte domanda globale.
La crescente dipendenza dai pomodori marocchini ha suscitato malcontento tra gli agricoltori europei, che sostengono che il dominio del Marocco sul mercato comprometta la concorrenza, affermando che il paese beneficia di un vantaggio ingiusto.
Questo malcontento ha portato a proteste, inclusi blocchi stradali e attacchi ai camion che trasportano verdure marocchine, avvenuti a febbraio.
Secondo i dati di maggio della Commissione Europea, il Marocco ha rappresentato il 65% delle importazioni totali di pomodori dell’UE lo scorso anno.