venerdì, 4 Ottobre, 2024
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Polonia: i dati suggeriscono che le proteste degli agricoltori hanno contribuito al risultato delle elezioni

Le proteste degli agricoltori in corso hanno influenzato i risultati delle elezioni locali in Polonia e potrebbero contribuire all’esito delle elezioni europee di giugno, secondo i politici e i dati elettorali.

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Le elezioni locali di domenica in Polonia si sono concluse con la vittoria del partito PiS (ECR) nelle principali assemblee regionali, ottenendo il 33,7% dei voti, seguito dalla Coalizione Civica del primo ministro Donald Tusk (KO, PPE/S&D/Greens), che ha ottenuto il 31,9%.

Gli alleati di Tusk, la Terza Via (Renew/PPE) e la Nuova Sinistra (S&D) hanno raccolto meno del 20% e si sono classificati rispettivamente al terzo e al quarto posto.

La coalizione di Tusk, invece, ha conquistato molte delle città più grandi, tra cui Varsavia e Danzica, dove i candidati di KO Rafał Trzaskowski e Aleksandra Dulkiewicz hanno ottenuto la vittoria al primo turno.

Lunedì, l’eurodeputato della Nuova Sinistra ed ex primo ministro Marek Belka ha dichiarato a Euractiv.pl che il risultato del PiS potrebbe essere stato influenzato dalle proteste degli agricoltori in tutto il Paese.

„Le proteste hanno spinto l’elettorato rurale a recarsi alle urne, il che ha fatto sì che il PiS ottenesse risultati così buoni nelle aree rurali”, ha spiegato Belka.

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Ciò è confermato dai dati, che indicano che il PiS ha ottenuto il 43% dei voti nelle aree rurali, mentre KO ha ottenuto solo il 20% e la Terza Via solo il 16%.

Colpa della politica commerciale dell’UE

Le proteste degli agricoltori a livello nazionale fanno eco a manifestazioni simili in altri Paesi dell’UE: gli agricoltori polacchi si oppongono alla componente PAC del Green Deal europeo, che ritengono troppo restrittiva e che colpirebbe duramente l’agricoltura polacca.

Il secondo motivo di protesta, più regionale, riguarda i prodotti agroalimentari ucraini che invadono il mercato polacco in seguito alla decisione di Bruxelles di liberalizzare il commercio agricolo con l’Ucraina già nel 2022, nell’ambito delle misure commerciali autonome (ATM).

Ciò ha comportato una riduzione dei prezzi e della domanda per la produzione nazionale polacca, causando ingenti perdite per gli agricoltori.

All’inizio di quest’anno, la Commissione ha annunciato la proroga delle misure commerciali autonome per un altro anno come “continuazione del sostegno incondizionato dell’UE all’economia ucraina”, il che ha alimentato ulteriore malcontento tra gli agricoltori polacchi.

„Se la Commissione avesse affrontato la questione degli ATM in modo diverso, l’atteggiamento degli elettori sarebbe stato diverso”, ha detto Belka.

Il settore agricolo polacco è più favorevole al PiS che al partito al potere, secondo i dati del sondaggio Ipsos, che mostra come oltre il 57% degli agricoltori abbia votato per il PiS domenica.

In confronto, la Terza Via si è classificata al secondo posto, avendo ottenuto solo il 15% dei voti degli agricoltori. La Coalizione Civica ha ottenuto ancora meno, quasi il 10%.

Questo non significa che la grande maggioranza degli agricoltori sostenga il PiS. Coloro che sono delusi dal governo del PiS, che ha governato in Polonia fino allo scorso dicembre, e che lo accusano di inazione sulla crisi delle importazioni ucraine, si sono per lo più astenuti.

Poiché il Green Deal e i bancomat sono sotto la giurisdizione dell’UE e gli agricoltori hanno avuto un impatto considerevole sui risultati elettorali in Polonia, la situazione in corso nell’agricoltura polacca potrebbe avere un impatto anche sulle elezioni europee di giugno.

Se la situazione delle importazioni ucraine non sarà risolta entro quella data, i voti degli agricoltori potrebbero ingrossare le fila del PiS e, di conseguenza, del partito ECR, in linea con le aspettative che il nuovo Parlamento europeo sia orientato a destra.

Fonte dell'articoloeuractiv.it
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