L’agricoltura rigenerativa sta guadagnando sempre più consensi, grazie alla sua capacità di migliorare la produttività e la salute del suolo in modo naturale e sostenibile.
Tra le pratiche più efficaci, rientra l’uso dell’humus di lombrico, il quale si distingue per i suoi effetti straordinari sulla fertilità del terreno.
Due aziende agricole pugliesi, La Torrente Locone (Andria-BAT) e Colle di Seta (Ruvo di Puglia – Bari), hanno recentemente testato l’humus prodotto dalla società Greenta, riscontrando benefici significativi sulle loro coltivazioni di drupacee e cucurbitacee.
Il Caso di Torrente Locone: drupacee più resistenti e produttive
„Abbiamo notato un miglioramento netto nella ripresa vegetativa delle nostre piante. Il suolo ha mantenuto una migliore struttura e capacità idrica, favorendo una crescita più equilibrata – afferma Giuseppe Lombardi titolare di Torrente Locone, un’azienda agricola biologica specializzata nella produzione di pesche – Riscontriamo poi un miglior germogliamento:
Gli alberi hanno mostrato un risveglio vegetativo anticipato e uniforme, riducendo i tempi di sviluppo iniziale. Oltre a un aumento della fioritura e allegagione, abbiamo constatato una maggior resistenza agli stress climatici: gli alberi hanno mostrato una migliore tolleranza alle variazioni di temperatura primaverili, diminuendo così la cascola dei frutticini”.
L’esperienza dell’azienda Colle di Seta: rese aumentate nelle cucurbitacee e solanacee
L’azienda agricola Colle di Seta, specializzata nella produzione di cucurbitacee e solanacee, come zucchine, meloni e pomodori, ha invece testato l’humus di lombrico nelle sue coltivazioni, ottenendo risultati in termini di incremento della produttività e migliore sviluppo radicale, poiché favorisce un apparato radicale più espanso e resistente, migliorando l’assorbimento di acqua e nutrienti.
„Abbiamo constatato una crescita più vigorosa delle nostre piante e un aumento della produzione non inferiore al 15% – racconta invece Michelangelo Cantatore, titolare di Colle di Seta – L’humus di lombrico ha fatto la differenza, soprattutto nel migliorare la quantità e qualità dei frutti”.