Il lavoro è una tematica „centrale” e l’innovazione va declinata come „elemento di modernizzazione in ogni settore per andare incontro alla sostenibilità ambientale ancorata a una sostenibilità economica, perché dobbiamo ricercare un’unità sociale che si basi sulla ridistribuzione delle ricchezze”, senza „sacrificare la redditività delle attività legate al mondo dell’agricoltura, altrimenti avremo un abbandono di queste professioni, di questo modello imprenditoriale e una desertificazione del territorio”.
Così il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo al Festival del Lavoro 2023.
„Dobbiamo investire, abbattere i costi del lavoro e concentrarci sulla formazione, andando incontro al mondo delle imprese”, ha aggiunto il Ministro, ponendo l’attenzione sulla formazione e sulla necessità di incentivare „gli istituti agrari e gli studi alberghieri, dove formiamo eccellenze predisposte a entrare immediatamente nel mondo del lavoro”, superando così la „divaricazione tra una forte domanda di forza lavoro, anche qualificata, e un’offerta di lavoratori ridotta, perché spesso non si accede a percorsi formativi idonei”.
Sulla lotta al caporalato, Lollobrigida ha sottolineato che „è stato uno dei primi provvedimenti che abbiamo sottoscritto con la ministra Marina Calderone” per „applicare anche nel mondo dei finanziamenti agricoli regole rigide che cancellano i benefici a chi sfrutta i lavoratori”.
„Si può e si deve fare”, ha rimarcato il Ministro, „insieme a una elasticità maggiore in alcuni ambiti lavorativi” con „il reinserimento di modelli contrattuali che permettono di andare incontro alle esigenze delle imprese agricole”.
„Dal primo giorno del mio insediamento ho cercato di rimettere al centro il tema dell’agricoltura, a livello nazionale destinando 225 milioni per l’innovazione tecnologica, che si aggiungono a quelli del PNRR e ai fondi per la sovranità alimentare, e mantenendo tutti i sostegni che erano stati previsti in fase di eccezionalità a seguito della crisi pandemica, ma anche con una grande attenzione all’export”, ha evidenziato Lollobrigida, ricordando l’impegno sui „nostri mercati di riferimento principali” come pure nei territori „più deboli in termini economici” ma rilevanti per „immaginare delle filiere che permettano ai nostri imprenditori di investire in quelle aree, riuscendo a creare catene di approvvigionamento più solide e aiutando le Nazioni in via di sviluppo a crescere”.