Nonostante le ambizioni di rendere l’agricoltura più ecologica, secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), i progressi nell’Unione europea in materia di agricoltura sostenibile stanno stagnando; per questo ha chiesto di legare in modo più stretto i considerevoli sussidi all’agricoltura a risultati misurabili.
In un rapporto pubblicato lunedì 9 ottobre, l’OCSE ha esaminato le politiche agricole e alimentari dell’UE con l’obiettivo di valutarne l’effetto sulla produttività e sulla sostenibilità.
Lo studio conclude che, nell’arco degli ultimi dieci anni, il sistema agroalimentare dell’UE è risultato resiliente alle crisi e la produttività è aumentata, ma la crescita è stata più lenta rispetto alla maggior parte degli altri paesi dell’OCSE.
Allo stesso tempo, i risultati in termini di sostenibilità risultano essere variabili.
„In molti paesi dell’UE la biodiversità è diminuita, le emissioni continuano ad aumentare e lo sfruttamento dell’acqua non si è ancora alleviato”, avverte il documento.
Secondo gli autori, questo „stallo” in termini di crescita sostenibile esiste nonostante l’UE mostri elevati livelli di ambizione e investa considerevoli risorse.
Il ramo agricolo del Green Deal (la Strategia Farm to Fork) così come la Strategia per la biodiversità pongono enfasi sulle preoccupazioni legate alla sostenibilità.
Tuttavia, il rapporto fotografa una “discrasia tra le ambizioni politiche in materia di sostenibilità ambientale e i risultati osservabili” e raccomanda una serie di misure per rendere più efficaci gli sforzi dell’UE.
Una PAC più orientata ai risultati
Per l’OCSE, uno dei principali strumenti che l’UE ha a disposizione in questo contesto è la Politica agricola comune (PAC). Dopo tutto, il programma di sovvenzioni agricole rappresenta circa un terzo del bilancio dell’UE ed è „strategico” per l’agenda del Green Deal.
La PAC ha bisogno di un „riorientamento” per legarla più saldamente alle sue „priorità dichiarate”.
Nella pratica, ciò significa che una quota maggiore dei fondi dovrebbe essere dedicata a „remunerare beni pubblici” come la protezione dell’ambiente e del clima.
Attualmente, una grande parte dei fondi della PAC va ai cosiddetti „pagamenti diretti”, che sono legati a determinate condizioni di base, ma vengono generalmente erogati in base alla superficie agricola di una fattoria.
Sebbene si riconosca che negli ultimi decenni è stato compiuto „un progresso sostanziale” nel rendere le sovvenzioni della PAC più mirate, il rapporto rileva che „le forme di sostegno più distorte e potenzialmente più dannose per l’ambiente”, come i pagamenti diretti, rappresentano ancora quasi un quarto del sostegno agli agricoltori e dovrebbero essere gradualmente eliminati.
Sostegno al reddito solo per coloro che ne hanno bisogno
Ciò si riflette nella visione del governo tedesco per la futura PAC, che prevede anch’essa un allontanamento progressivo dai pagamenti diretti e un maggiore incentivo per i servizi pubblici.
Il rapporto dell’Ocse non chiede di abbandonare il ruolo della PAC come sostegno al reddito per gli agricoltori. Chiede, piuttosto, che questo sostegno venga erogato in modo più mirato.
Come primo passo, ciò significa che gli strumenti volti al sostegno al reddito e quelli volti alla sostenibilità dovrebbero essere nettamente separati.
Le misure di sostegno al reddito, secondo gli esperti, dovrebbero essere limitate a coloro che ne hanno effettivamente bisogno. A questo scopo, l’UE dovrebbe esaminare come indirizzare meglio i fondi alle famiglie agricole a basso reddito.
Inoltre, è necessario fare di più per garantire una distribuzione equa dei fondi all’interno delle famiglie agricole, compreso tra gli uomini e le donne.
Focus sull’innovazione
Nel frattempo, il rapporto mette l’accento, inoltre, sull’incoraggiamento dell’innovazione nel settore agroalimentare.
Sebbene per lungo tempo l’UE abbia mantenuto stabile la crescita della produttività agricola attraverso un’intensificazione delle colture, ciò è avvenuto a scapito del clima e dell’ambiente.
È qui che interviene l’innovazione come percorso alternativo per migliorare la produttività.
„La transizione verde dei sistemi alimentari dell’UE – sottolinea il rapporto – richiede una trasformazione in cui l’innovazione svolga un ruolo critico nel garantire una crescita sostenibile della produttività”.
Tra le raccomandazioni volte alla promozione dell’innovazione spicca l’integrazione delle politiche di ricerca e innovazione con i fondi della Pac; gli Stati membri dovrebbero invece essere incoraggiati a „sviluppare le proprie strategie di innovazione agroalimentare”.
Il rapporto chiama inoltre a utilizzare una parte dei fondi della Pac dedicati alla sostenibilità per programmi di formazione e servizi di consulenza per gli agricoltori.
„Sono necessarie nuove competenze e capacità tra i lavoratori agricoli, tra cui competenze digitali, di gestione ambientale e imprenditoriali”, si legge nel rapporto.