I volumi di zucchero esportati in Europa hanno raggiunto il loro limite, stabilito dal nuovo regolamento sui „benefici commerciali”, e i produttori ucraini chiedono all’UE di interrompere le importazioni di zucchero dal loro Paese per il 2024.
Il blocco ha recentemente prorogato di un anno, fino al 5 giugno 2025, la sospensione dei dazi e delle quote di importazione sui prodotti ucraini. Sono stati introdotti „freni di emergenza” per prodotti agricoli particolarmente sensibili, tra cui lo zucchero.
Il freno di emergenza scatta se le esportazioni ucraine di questo prodotto verso l’UE superano il volume medio registrato tra il 1° luglio 2021 e il 31 dicembre 2023, ovvero 262.652,68 tonnellate di zucchero bianco nel 2024.
Tuttavia, dal gennaio 2024, le importazioni ucraine hanno raggiunto circa 50.000 tonnellate al mese, superando rapidamente la soglia.
Secondo i funzionari dell’UE, in una riunione tra gli Stati membri, la Commissione ha segnalato oggi che il limite quantitativo di zucchero è stato quasi raggiunto. L’esecutivo ha annunciato che sta preparando un atto legislativo per chiarire i dettagli dell’attuazione della pausa di emergenza.
Almeno per quanto riguarda lo zucchero, l’estensione dei benefici commerciali per l’Ucraina potrebbe scadere ancora prima di iniziare.
Impatto sugli agricoltori europei
Secondo i dati della Commissione, le importazioni di zucchero dall’Ucraina sono passate da 40.172 tonnellate nel 2021-2022 a 406.777 tonnellate nel 2022-2023.
Questo afflusso di zucchero e di altri prodotti come i cereali, soprattutto in Romania, ha spinto gli agricoltori a chiedere misure di salvaguardia.
Secondo i dati della Commissione, la Romania ha ricevuto 130.200 tonnellate di zucchero ucraino nel periodo 2022-2023, rispetto a una media di 11.000 tonnellate prima della guerra. La Polonia ha ricevuto 47.200 tonnellate, rispetto a una media di 5.300 tonnellate.
Da parte sua, l’industria agroalimentare europea ha sottolineato la mancanza di produzione europea e la necessità di far arrivare „più zucchero dall’Ucraina”, al fine di stabilire „una fonte di approvvigionamento a lungo termine”.
L’Ucraina rimane il secondo fornitore di zucchero in Europa, dopo il Brasile, che nella scorsa stagione ha esportato 802.200 tonnellate di zucchero di canna grezzo nell’UE.
I produttori di zucchero ucraini chiedono la chiusura delle frontiere
Per i produttori di zucchero ucraini, l’UE deve ora bloccare le importazioni dall’Ucraina fino al gennaio 2025. Una misura necessaria visto che l’esportazione viene effettuata anche da altre aziende non ucraine, ad esempio i commercianti.
Contattata da Euractiv, l’organizzazione Ukrtsugar ha dichiarato di voler dimostrare alla Commissione di essere in grado di “giocare secondo le regole”, come stabilito nell’accordo, nel tentativo di integrarsi nel mercato europeo dello zucchero.
L’Ucraina può contare su altri partner nella regione mediterranea – Tunisia, Libano e Turchia – e nell’Africa occidentale – Burkina Faso, Guinea, Niger e Mauritania. Secondo Ukrtsugar, queste esportazioni rappresentano più di un terzo della produzione ucraina.
Tuttavia, l’organizzazione chiede all’UE di aumentare il volume esportabile alla scadenza dell’attuale contratto, il 5 giugno 2025.
I produttori attendono ora una reazione da parte del governo ucraino e della Commissione europea. In base al nuovo regolamento sui benefici commerciali per l’Ucraina, quando le importazioni raggiungono il limite, la Commissione ha quattordici giorni di tempo per reintrodurre il contingente prima del 2022, ossia circa 20.000 tonnellate.