La Commissione europea ha presentato mercoledì (14 maggio) un nuovo pacchetto di semplificazione della Politica agricola comune (PAC) che mira a ridurre gli oneri amministrativi, semplificare i controlli, facilitare l’accesso ai finanziamenti e rafforzare la resilienza del settore agricolo.
Si tratta di una scelta politica strategica che, come ha dichiarato Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione per la Coesione in conferenza stampa, „riflette la nostra visione per un’Europa più sostenibile, resiliente e competitiva” e rappresenta „un passo concreto in avanti” nella direzione della semplificazione.
Il pacchetto si inserisce nell’ambito della Bussola della competitività dell’UE ed è il risultato della Visione per l’agricoltura e l’alimentazione presentata a febbraio 2025.
„Ridurre la burocrazia è centrale per costruire un’Europa dinamica e innovativa”, ha aggiunto il commissario all’Economia Valdis Dombrovskis, evidenziando come oltre il 60% delle imprese europee e il 55% delle PMI considerino gli oneri normativi un freno agli investimenti e all’occupazione.
Obiettivi misurabili: meno oneri, più risultati
L’iniziativa legislativa prevede risparmi stimati fino a 1,58 miliardi di euro l’anno per gli agricoltori e 210 milioni per le amministrazioni nazionali. Secondo il commissario Dombrovskis, l’obiettivo complessivo è una riduzione del 25% degli oneri amministrativi per tutte le imprese e del 35% per le PMI entro la fine dell’attuale mandato della Commissione.
„Non possiamo chiedere agli agricoltori di alimentare l’Europa se leghiamo loro le mani con la burocrazia”, ha voluto chiarire Fitto.
Il pacchetto si fonda infatti su un ampio processo di consultazione con agricoltori, Stati membri e stakeholder, durato mesi: „Abbiamo ascoltato e ora agiamo”, ha sottolineato.
Una serie di misure chiave per gli agricoltori e le autorità nazionali
Il pacchetto propone modifiche legislative concrete per rendere la PAC più semplice, proporzionata e applicabile.
Nello specifico il nuovo pacchetto di semplificazione – a cui seguiranno quelli sulla difesa e il digitale – prevede per i piccoli agricoltori il limite per accedere al pagamento forfettario annuale che sale da 1.250 a 2.500 euro, senza obbligo di compilare moduli.
Inoltre, le piccole aziende potranno ricevere inoltre fino a 50.000 euro in un’unica soluzione per investimenti mirati.
Per quanto riguarda la semplificazione ambientale le aziende biologiche certificate saranno considerate automaticamente conformi ad alcune condizionalità ambientali.
Gli agricoltori riceveranno compensazioni finanziarie per i costi legati alla tutela di torbiere e zone umide. Il pacchetto prevede anche l’estensione da 5 a 7 anni del limite per la classificazione dei pascoli permanenti, per evitare pratiche agricole forzate e tutelare la salute del suolo.
Inoltre, il pacchetto prevede controlli razionalizzati, con il principio di un solo controllo annuale per azienda, da coordinare tra autorità nazionali. I controlli saranno resi più efficienti grazie alle tecnologie digitali e ai sistemi satellitari.
Per quanto riguarda la digitalizzazione la commissione prevede lo sviluppo di un profilo agricolo digitale unico per evitare la duplicazione della rendicontazione, applicando il principio „segnala una volta, usa più volte”.
Il pacchetto prevede anche maggiore flessibilità per gli Stati membri che semplificherà la modifica dei piani strategici PAC. Infatti, solo quelle strategiche richiederanno approvazione della Commissione, le altre potranno essere semplicemente notificate.
In merito alla risposta alle crisi, gli Stati membri potranno utilizzare fino al 3% del bilancio PAC per istituire fondi nazionali di intervento a sostegno degli agricoltori colpiti da disastri naturali, malattie o parassiti.
Applicabilità sul campo
Nella conferenza stampa, il commissario all’Agricoltura Hansen ha insistito sulla necessità che „questa semplificazione sia visibile e percepita sul campo, non solo dalle amministrazioni”.
Il commissario UE ha definito il pacchetto „un passo avanti non solo nella semplificazione, ma anche nella competitività, resilienza e modernizzazione dell’agricoltura europea”.
„Stiamo aiutando gli agricoltori a concentrarsi sull’agricoltura, non sulle scartoffie”, ha ribadito da parte sua Dombrovskis.
Un messaggio che, come ha inoltre osservato il vicepresidente Fitto, intende „liberare il potenziale degli agricoltori europei” e dare loro strumenti concreti per affrontare il futuro.