La Cina, leader mondiale nella produzione di tecnologie per la transizione energetica, è sulla buona strada per raddoppiare la sua capacità di energia solare ed eolica su scala industriale e potrebbe raggiungere l’obiettivo di produrre 1.200 gigawatt di produzione combinata al 2030 con ben cinque anni di anticipo se tutti i progetti in fase di attuazione andranno in porto. È quanto si legge nel nuovo rapporto Global Energy Monitor (GEM).
Pechino vanta un primato a livello mondiale sull’intera filiera di produzione delle tecnologie necessarie per la produzione di energia solare ed eolica a partire dall’estrazione e la lavorazione di materie prime critiche dove vanta un vantaggio di almeno 15 anni rispetto all’Europa come dichiarato di recente da Georg Riekeles, direttore associato dello European Policy Centre (EPC) a un evento organizzato da EURACTIV.
Il potenziale di capacità che potrebbe consentire al Paese asiatico di raggiungere con cinque anni di anticipo i suoi obiettivi al 2030 fa parte del quattordicesimo piano quinquennale del governo (2021-2025) ed è sufficiente per aumentare la flotta eolica globale di quasi la metà e le grandi installazioni solari su scala industriale di oltre l’85%.
Secondo quanto riferisce il rapporto del GEM, in prospettiva la sola capacità di generazione di energia è il triplo di quella degli Stati Uniti. Il potenziale eolico porterebbe la Cina a produrre circa un quinto della capacità a livello mondiale.
Ad oggi la Cina vanta una capacità di generazione di energia solare installata pari a 228 gigawatt, più del resto del mondo messo insieme (circa 206 gigawatt).
La capacità eolica combinata onshore e offshore della Cina è raddoppiata rispetto a quella del 2017 e ora supera i 310 gigawatt. Nel resto del mondo, in base ai dati elaborati nel rapporto la capacità installata è pari a 476 gigawatt.
Per quanto riguarda la sola capacità eolica offshore ha invece raggiunto i 31,4 gigawatt e rappresenta circa il 10% della capacità eolica totale della Cina e supera la capacità eolica offshore operativa di tutta l’Europa. Lo sviluppo della capacità solare cinese è ancora più straordinario se paragonato con le politiche di USA ed Unione europea e soprattutto con i PIL pro-capite del blocco occidentale.
Secondo dati della Banca mondiale la Cina ha un PIL pro capite di 12.000 dollari, praticamente la metà di quello combinato dell’Unione europea la cui media si aggira intorno ai 32.000 dollari. Il PIL pro-capite USA si attesta invece intorno ai 69.000 dollari, circa l’85% in più di quello cinese.