Mettere fine al paradosso di un Paese africano fertile che deve riacquistare i propri prodotti agricoli dal vicino più industrializzato, che spesso si limita a imballarli: questo l’obiettivo del progetto pilota del Piano Mattei per il Mozambico lanciato per il Paese sudafricano in collaborazione l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Il progetto prevede la realizzazione di un centro agroalimentare che valorizzi le eccellenze locali e l’esportazione dei prodotti e verrà realizzato a Chimoio, nella provincia di Manica e all’interno del cosiddetto Corridoio di Beira (Mozambico centrale), una zona già cruciale per le iniziative della cooperazione italiana in ambito agricolo.
Inoltre è una delle aree „potenzialmente più produttive del Paese” in considerazione di fattori „edafoclimatici”, ossia le condizioni combinate di suolo e clima che in quella zona sono „particolarmente favorevoli alla pratica agricola”, ha spiegato all’ANSA il capo dell’Ufficio dell’Aics a Maputo, Paolo Enrico Sertoli.
La localizzazione nel Corridoio di Beira „è di grande interesse per l’import/export, anche in funzione di altre iniziative di respiro regionale (ad esempio con il confinante Zimbabwe) recentemente finanziate dalla nostra agenzia”, ha aggiunto Sertoli.
L’ambizione del progetto è quella di creare un „centro agroalimentare” che diventi anche un „incubatore”, collegando progetti di trasferimento di tecnologia italiana e, di fatto, accentrando tutte le fasi del dopo raccolto di una serie di prodotti agricoli in fase di analisi.
Nonostante circa il 75% della popolazione viva di agricoltura, il Mozambico importa paradossalmente prodotti agricoli, venduti all’estero e poi reimportati, spesso solo imballati.
Il progetto dunque mira a creare una filiera di trasformazione, imballaggio, conservazione e distribuzione, dato che la catena del freddo in Mozambico è carente e i prodotti agricoli vengono consumati localmente, generando poco valore aggiunto.
Gli accordi (quello esecutivo e quello finanziario) del Piano Mattei per il Mozambico sono stati firmati in occasione della missione in Africa Australe del Sistema dell’Aics svoltasi nel luglio scorso, ha ricordato il capo locale dell’Agenzia.
Non ci sono previsioni ufficiali sulla realizzazione dell’iniziativa, anche se – ha appreso l’ANSA – si stima che ci potrebbe volere circa un anno e mezzo dalla fase di avvio dei lavori di costruzione, sotto la diretta responsabilità della cosiddetta „Stazione Appaltante”, in pratica il Ministero dell’Agricoltura e Sviluppo Rurale del Mozambico, Paese dove il 9 ottobre si tengono elezioni generali.
L’impegno finanziario, considerevole per gli standard della cooperazione in ambito agricolo, è di 38 milioni di euro complessivi, di cui 3 milioni a dono (gestiti direttamente dalla sede Aics di Maputo e con i quali sono in fase di realizzazione gli studi tecnici, agronomici e successivamente ingegneristici) e 35 milioni concessi a condizioni agevolate (credito di aiuto) grazie a un accordo finanziario diretto tra Cassa depositi e prestiti e il ministero dell’economia e finanze del Mozambico.