Secondo il Commissario all’Agricoltura Janusz Wojciechowski, il „dialogo strategico” della Commissione sul futuro dell’agricoltura europea, che sarà avviato a gennaio, contribuirà a definire il corso delle discussioni sulla futura forma della Politica Agricola Comune (PAC).
Rivolgendosi agli stakeholder del settore agroalimentare dell’UE in occasione della Conferenza sulle prospettive dell’agricoltura, svoltasi a Bruxelles dal 5 all’8 dicembre scorso, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha confermato che il tanto atteso confronto con le parti, annunciato a settembre per promuovere „più dialogo e meno polarizzazione”, sarà avviato a gennaio.
Il „dialogo” coinvolgerà l’intera gamma di attori del settore agroalimentare, „dai piccoli produttori tradizionali di alimenti biologici ai grandi produttori di grano”, ha dichiarato la Presidente.
Pur non avendo fornito dettagli sull’agenda, von der Leyen ha presentato alcune delle questioni che saranno al centro delle discussioni future.
Tra queste, i modi per sostenere le comunità rurali e assicurare loro un tenore di vita equo, oltre a sostenere l’agricoltura „entro i confini del nostro pianeta e del suo ecosistema”.
Come massimizzare l’applicazione delle conoscenze scientifiche in campo rurale e dell’innovazione tecnologica e come promuovere il futuro sistema alimentare europeo „in un mondo competitivo” sono le altre due questioni chiave che la von der Leyen ha indicato come temi guida per il dialogo.
Un terzo pilastro della PAC?
Nel frattempo, secondo Wojciechowski, le conclusioni del „dialogo” apriranno la strada al dibattito sul futuro della PAC, che inizierà dopo le elezioni europee del giugno 2024 con il nuovo mandato legislativo.
„Abbiamo bisogno di argomenti per un bilancio più forte lo 0,3% del PIL non è sufficiente”, ha detto Wojciechowski ai giornalisti a margine della conferenza, aggiungendo anche di sperare che questo „dialogo” „dia [un] segnale importante per gli Stati membri, perché il bilancio è deciso da [loro]”.
Wojciechowski ha inoltre affermato che la riserva agricola – uno strumento da 450 milioni di euro per offrire un sostegno supplementare agli agricoltori in periodi eccezionali – non è più „all’altezza dei problemi” che l’UE deve affrontare. Ha invece chiesto una „politica di intervento comune”.
„Abbiamo bisogno di uno strumento di questo tipo nel bilancio della PAC”, ha affermato il Commissario, una sorta di „terzo pilastro [della PAC]” per gli interventi in caso di crisi.
Attualmente, la PAC comprende due voci principali: le sovvenzioni dirette agli agricoltori, che, insieme alle spese legate al mercato, costituiscono il cosiddetto primo pilastro, e il sostegno allo sviluppo rurale, considerato il secondo pilastro della PAC.
Invitando a rafforzare il bilancio per gli interventi in caso di crisi, ha dichiarato di sperare che il dialogo strategico „sia utile per raggiungere questo obiettivo”.
Quale „nome” assegnare al dialogo
La decisione della Commissione di incentrare l’iniziativa solo sull’agricoltura è stata criticata da alcune parti interessate che hanno chiesto invece un approccio più inclusivo ai sistemi alimentari.
„Dobbiamo considerare l’intero sistema alimentare, dalla produzione al consumo, e coinvolgere gli attori commerciali come i trasformatori e i rivenditori”, si legge in una lettera inviata subito dopo l’annuncio del dialogo dalla organizzazione ombrello che riunisce i principali soggetti del settore alimentare dell’UE.
Alla domanda dei giornalisti se il titolo del dialogo dovesse essere ampliato, Wojciechowski ha convenuto che la strategia dovrebbe prendere in considerazione „non solo l’agricoltura”, aggiungendo che il titolo scelto è un solo „nome di lavoro”.
„È il titolo di questo dialogo, ma naturalmente è impossibile discutere solo direttamente di agricoltura”, ha detto ai giornalisti a margine della conferenza, sostenendo la necessità di maggiori „sinergie” nel sistema europeo.
Tuttavia, ha ribadito che l’agricoltura è la „prima e più importante parte di questo sistema”.