Il bacino del Mediterraneo è una delle zone del pianeta dove sono più evidenti gli effetti del cambiamento climatico, che tanti problemi sta creando alle attività agricole. Uno di questi è l’aumento della frequenza delle grandinate.
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La grandine è un evento di breve durata e di limitata estensione spaziale, quindi difficile da osservare e misurare. Ma i ricercatori del Cnr Isac di Bologna ci sono riusciti utilizzando i dati forniti dai satelliti e hanno indagato l’incidenza dei temporali grandinigeni nel Mediterraneo.
Nell’ambito di questa ricerca, pubblicata sulla rivista Eos, è stata definita la prima mappa globale di grandine ad alta risoluzione, realizzata utilizzando un set completo di dati provenienti dallo spazio.
Italia bersagliata
Secondo questa ricerca, l’Italia risulta essere il Paese dell’area mediterranea maggiormente colpito dagli eventi grandinigeni, trainando l’incremento delle precipitazioni nell’intero bacino.
L’importanza dei dati per la gestione del rischio
Attraverso questi dati i ricercatori potranno migliorare i modelli metereologici e climatici, supportando anche la gestione del rischio con l’obiettivo di mitigare gli effetti della grandine sul territorio e sulle attività dell’uomo.