Il governo tedesco ha approvato un bilancio che soddisfa solo alcune promesse fatte agli agricoltori, i quali ora si rivolgono al dibattito sul Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) dell’Unione europea, prendendo posizione contro i piani di fusione dei finanziamenti della Politica Agricola Comune (PAC) e della politica di coesione.
Il Consiglio dei ministri federale ha approvato martedì il proprio quadro finanziario per il prossimo bilancio, gravato da 850 miliardi di euro di debito.
Nonostante le misure di austerità del ministro delle Finanze Lars Klingbeil, il bilancio agricolo sotto il ministro Alois Rainer rimane a un „livello costantemente alto”, ha annunciato il suo ministero.
Sebbene il bilancio del 2024 fosse di circa 6,9 miliardi di euro, le cifre precise per il 2025 non sono state comunicate.
Cosa c’è (e cosa no)
Rainer ha annunciato due grandi vittorie per gli agricoltori: l’annullamento di alcune regole per l’attuazione della regolamentazione sui nitrati e il pieno ripristino del rimborso sul gasolio agricolo a partire dal 1° gennaio 2026.
La precedente abolizione del rimborso aveva scatenato proteste agricole in tutto il Paese. Tuttavia, accontentare gli agricoltori ha un costo: il suo ritorno comporterà circa 430 milioni di euro in mancato gettito fiscale ogni anno.
Sono previsti leggeri aumenti per l’assicurazione contro gli infortuni agricoli e i finanziamenti forestali nell’ambito del programma „Miglioramento della struttura agricola e della protezione costiera” (a partire dal 2026).
Il sostegno alla conversione degli allevamenti resta a 150 milioni di euro l’anno, nonostante le richieste di conservatori e socialdemocratici di aumentarlo a 1,5 miliardi.
„Migliorare il benessere animale nel nostro allevamento resta un obiettivo chiaro. Non mi tirerò indietro su questo”, ha detto Rainer, sottolineando la necessità di certezza nella pianificazione.
Il bilancio deve ancora essere approvato da Bundestag e Bundesrat a settembre.
Tutti gli occhi su Bruxelles
L’abrogazione della regolamentazione sui nitrati e il ripristino del rimborso sul diesel arrivano come una dote politica, proprio mentre gli agricoltori tedeschi si riuniscono a Berlino per una conferenza di due giorni organizzata dall’Associazione degli Agricoltori Tedeschi (DBV).
Al vertice – che rappresenta 18 associazioni regionali – è stato inviato un segnale a Bruxelles, mentre si intensificano i dibattiti sulla riforma della Politica Agricola Comune (PAC) nel prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP).
„Qual è uno dei pilastri fondamentali dell’Europa? È la PAC. L’Europa stessa è nata da essa”, ha detto il presidente della DBV Joachim Rukwied, mettendo in guardia contro la fusione della PAC con il fondo di coesione del blocco.
„Lo respingiamo”, ha detto rivolgendosi ai suoi colleghi.
Il documento di posizione della DBV sulla PAC chiede più finanziamenti, meno burocrazia e schemi agroambientali volontari e adattati localmente. Invita anche a una migliore integrazione dello sviluppo rurale nella politica di coesione dell’UE, ma rifiuta „piani unici centralizzati” che potrebbero frammentare la PAC.
Sfruttando i venti che cambiano a Bruxelles – dove si stanno facendo marce indietro sul monitoraggio delle foreste e sul greenwashing – Rukwied ha invitato l’Europa a „liberarsi dalle catene del Green Deal e della strategia Farm-to-Fork” e finalmente a „concentrarsi sulla competitività”.
