Non è possibile fare ricadere la coltivazione all’interno del biologico e per i coltivatori l’inquadramento normativo e fiscale è confuso. Ma in Italia non mancano gli operatori, come testimonia la grande affluenza a NovelFarm 2022.
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Il fuorisuolo e il vertical farming sono di grande interesse, lo testimonia l’affluenza all’ultima edizione di NovelFarm, evento italiano interamente dedicato a questi metodi di coltivazione e ormai punto di riferimento del settore.
Secondo i dati diffusi dalla Fiera di Pordenone, dove si è svolta NovelFarm 2022, i visitatori sono cresciuti del 15% rispetto all’ultima edizione in presenza, quella del 2020. E così dalla prossima edizione, nel 2023, NovelFarm diventa manifestazione a sé e si stacca dalla contemporanea AquaFarm.
Secondo gli ultimi dati diffusi da PitchBook, Società di analisi finanziaria, nel 2021 il mercato mondiale, esclusivamente dell’indoor farming, ha toccato i 79,3 miliardi e dovrebbe raggiungere nel 2026 i 155,6 miliardi.
E così, grande attenzione hanno convogliato i diversi convegni ospitati all’interno di NovelFarm, eventi che hanno riunito i maggiori esperti di coltivazioni protette in fuorisuolo e del vertical farming.
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Anche in Italia infatti non mancano gli operatori, ma, come sottolineato durante diversi dibattiti, ci sono criticità da affrontare.
Prima di tutto la normativa italiana ed europea non favorisce il settore, soprattutto per quanto riguarda la coltivazione in vertical farm, per abbracciare la quale sono richiesti investimenti iniziali importanti e la legislazione fatica a stare al passo.
Fra le problematiche sollevate c’è quella dell’impossibilità di fare ricadere la coltivazione fuorisuolo all’interno del biologico.
Chi coltiva fuorisuolo, come spesso capita in Italia per tutto ciò che è nuovo o che cambia velocemente, si trova davanti un inquadramento normativo e fiscale confuso. Una buona notizia, per quanto riguarda i rapporti con il Fisco, è l’introduzione da gennaio 2021 di Codici Ateco specifici:
Codici Ateco a parte, resta ancora molto da lavorare a livello normativo, lo ha spiegato proprio il professore Giampieretti:
Ad indicare una strada possibile è stato proprio Marco Giampieretti: