„Ho iniziato una raccolta consistente, con le prime vendite, il 20 marzo, almeno una settimana prima rispetto a un’altra annata molto precoce. Il 2024 segna quindi per la nostra azienda un nuovo record”.
Lo afferma Davide Modigliani, titolare della ditta Modigliani Frutta di Cesenatico (Forlì-Cesena).
„Quest’anno ho 12mila piante di PIR5, la varietà che più mi soddisfa dal punto di vista organolettico. Una parte sono coltivate sotto serra, le altre in tunnel tipo veronese. Quelle più precoci sono ovviamente sotto serra. Ho iniziato i primi stacchi a metà marzo, ma le prime raccolte consistenti, per poter iniziare la vendita, sono avvenute dal 20 marzo”.
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Modigliani vende le fragole o a supermercati della regione, o tramite vendita diretta con consegna a domicilio.
„Utilizzo la monofila perché migliora la qualità organolettica dei frutti e, soprattutto, si abbatte il rischio di marciumi. Da quando uso la monofila, i casi di monilia sono rarissimi e le rese sono pressoché uguali, dato che il numero di piante a ettaro è inferiore di poco rispetto alle bine”.
La settimana di Pasqua è stata, dal punto di vista commerciale, ottima, con richieste molto superiori alle disponibilità di Modigliani e prezzi elevati.
„Ho venduto bene anche la seconda categoria, vale a dire quelle fragole non perfette esteticamente ma altrettanto buone da mangiare. La richiesta finora è stata superiore alla disponibilità di prodotto”.
Modigliani sottolinea la difficoltà nel reperire personale.
„Non solo è difficile trovare i lavoratori, ma poi la burocrazia complica tutto il resto. Per espletare le pratiche per un lavoratore immigrato, servono, quado va bene, due mezze giornate per ogni lavoratore. Quindi io perdo 8 ore di lavoro per ogni operaio assunto. Chi me li ridà quei soldi? Devo pagare un’altra persona perché mi sostituisca in tutto questo tempo? Perché in Italia sappiamo solo complicare la vita di chi lavora invece di facilitarla?”, conclude sconsolato l’agricoltore.