domenica, 19 Maggio, 2024
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Fao, prezzi alimentari scendono ulteriormente a gennaio

L’ndice di riferimento per i prezzi mondiali delle materie prime alimentari è sceso ulteriormente a gennaio, anche se leggermente, guidato dal calo dei prezzi dei cereali e della carne, che ha più che compensato l’aumento dei prezzi dello zucchero.

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A segnalarlo è oggi l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao). The Fao Food Price Index, che misura le variazioni mensili dei prezzi internazionali di una serie di prodotti alimentari commercializzati a livello globale – informa una nota – a gennaio ha registrato una media di 118 punti, in calo dell’1% rispetto a dicembre e del 10,4% rispetto al valore corrispondente di un anno fa.

Fao rileva che i prezzi dei cereali è diminuito del 2,2% rispetto al mese precedente, mentre quello dei prodotti lattiero-caseari è rimasto praticamente invariato rispetto al valore rivisto di dicembre, attestandosi al di sotto del 17,8% rispetto al valore di un anno fa.

L’Indice Fao per i prezzi della carne è diminuito per il settimo mese consecutivo dell’1,4% rispetto a dicembre, poiché- spiegano gli analisti le abbondanti forniture provenienti dai principali Paesi esportatori hanno fatto scendere i prezzi internazionali delle carni di pollame, bovini e suini.

Al contrario, i prezzi internazionali della carne ovina sono aumentati a causa dell’elevata domanda globale di importazioni e della minore offerta di animali da macello in Oceania.

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L’indice Fao dei prezzi dello zucchero a gennaio è aumentato dello 0,8% rispetto al mese precedente, sostenuto dalle preoccupazioni sul probabile impatto delle piogge inferiori alla media in Brasile sui raccolti di canna da zucchero che saranno raccolti a partire da aprile, insieme a prospettive di produzione sfavorevoli in Tailandia e India.

Secondo le nuove previsioni contenute nell’ultimo Cereal Supply and Demand Brief, pubblicato oggi, la produzione mondiale di cereali nel 2023 dovrebbe raggiungere il massimo storico di 2.836 milioni di tonnellate, in aumento dell’1,2% rispetto al 2022.
   

Fonte dell'articoloansa.it
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