domenica, 19 Maggio, 2024
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EuroMed9: accordo per lo sviluppo del Mediterraneo come hub di energia verde

I ministri dell’Energia di Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta, Slovenia e Croazia, riuniti giovedì (18 maggio) all’incontro EuroMed9 a Malta hanno concordato di cooperare insieme per lo sviluppo del Mediterraneo come hub di energia verde.

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Nato nel 2013, il gruppo si è riunito per la prima volta nel 2013, con una formula a sette Paesi sotto l’iniziale denominazione EuroMed7, che è stata mantenuta fino al 2020. Dal 17 settembre 2021 si sono ufficialmente unite al gruppo anche Croazia e Slovenia.

Al vertice ministeriale di Malta, il primo dei responsabili dell’Energia, ha preso parte anche la commissaria europea Kadri Simson. La riunione si è tenuta nel giorno in cui ricorre il primo anniversario del piano REPowerEu per l’indipendenza energetica.

L’accordo, firmato dai nove Paesi UE del Mediterraneo, menziona due obiettivi specifici: diversificare la produzione di energia rinnovabile e aumentare le interconnessioni per ridurre la dipendenza da Paesi come la Russia. I firmatari hanno anche concordato di istituire un comitato direttivo per lavorare a un hub mediterraneo studiando il potenziale delle rinnovabili in Nord Africa.

Nella conferenza stampa organizzata al termine dell’incontro la commissaria Simson ha affermato che la regione del Mediterraneo ha giocato un ruolo chiave per consentire ai 27 Stati UE di rispondere a questo anno straordinario di crisi energetica, e di difficoltà sia a livello europeo che a livello globale.

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A distanza di un anno dall’invasione russa dell’Ucraina e dalle perturbazioni generate sul fronte energetico a livello globale, secondo la Simson „si può dire che il tentativo di Putin di ricattare l’Unione europea con l’energia è fallito”.

Simson ha ribadito il forte sostegno della Commissione europea alla interconnessione della regione del Mediterraneo dal momento che i mercati energetici interconnessi portano benefici ai consumatori e „ci consentirà di utilizzare le nostre risorse nel modo più efficiente”.

La commissaria europea ha ricordato che in risposta alla crisi generata dalla Russia, l’UE ha investito massicciamente nelle rinnovabili, con 57 gigawatt di capacità eolica e solare installati in Ue con il piano RePowerEu che, secondo Simson, ha rappresentato „anche una storia di successo nel Mediterraneo”.

Infatti, come ricordato dalla commissaria europea i terminali energetici situati nella regione mediterranea hanno consentito agli altri Paesi di ridurre la dipendenza dalle forniture russe.

Inoltre, secondo Simson, il Mar Mediterraneo „può contare su un potenziale molto alto per l’eolico galleggiante”, in particolare progetti per l’installazione di turbine eoliche flottanti prive di fondamenta nell’acqua.

Fonte dell'articoloeuractiv.it
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