martedì, 18 Marzo, 2025
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Definito il programma per la lotta alla cavallette

Definito il programma per evitare – come accaduto nelle scorse estati sino al 2023 – l’invasione delle cavallette, organizzato dall’Assessorato regionale dell’Agricoltura in collaborazione con l’agenzia Laore.

La presentazione oggi a Noragugume, nella sede dell’Enas, centrale operativa di Laore Sardegna.

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Durante l’incontro, a cui hanno partecipato l’assessore dell’Agricoltura Gian Franco Satta, Forestas, Arpa Sardegna, Prefetture, Province, sindaci dei Comuni coinvolti, compagnie barracellari e le associazioni di categoria.

Il superamento della fase più critica, che ha gravemente danneggiato le produzioni agricole di 22 comuni dell’Isola, è stato possibile grazie al lavoro che ha visto la stretta collaborazione tra Fao, Assessorato dell’Agricoltura e Assessorato della Difesa dell’ambiente, Laore, Forestas, istituzioni e allevatori dei territori interessati.

„Oggi si conclude la fase di emergenza riguardante le infestazioni di cavallette grazie alla presentazione di un piano di controllo – spiega l’assessore Satta – Questo segna un passo importante nella gestione delle problematiche legate a queste infestazioni”.

Sulla base dei dati raccolti e delle valutazioni fatte, il piano presentato dall’agenzia Laore prevede per il 2025 l’avvio di una fase di transizione, tra la fase emergenziale fitosanitaria assoluta, iniziata nel 2022, e un periodo di controllo e contenimento per gli anni a seguire. Sono tre le parole chiave del piano di intervento 2025 per l’invasione delle cavallette in Sardegna: riconoscimento, monitoraggio e difesa.

Il piano si realizza grazie a un lavoro che vede la partecipazione di enti nazionali, regionali, provinciali, comunali e la popolazione dei territori interessati.

Tra le azioni strategiche per il controllo del fenomeno, sono previste: il riconoscimento degli insetti nella fase più giovane, una segnalazione tempestiva, il monitoraggio e la georeferenziazione delle varie fasi del ciclo di vita delle locuste, l’applicazione di modelli previsionali per la pianificazione degli interventi, l’utilizzo di tecniche di gestione integrata, interventi e trattamenti puntuali demandati per le aree private, ai proprietari dei terreni agricoli, e per le aree pubbliche, a comuni e province.

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