Il territorio di Brentonico sta vivendo un cambiamento profondo: la viticoltura si sta espandendo rapidamente, salendo sempre più in quota, in alcuni casi fino ai 1200 metri, spinta dai cambiamenti climatici e dagli incentivi comunitari.
A questo fenomeno si accompagna l’interesse crescente di aziende, anche esterne al territorio, che iniziano ad acquisire grandi appezzamenti da destinare a vigneto.
„Una trasformazione che genera, comprensibilmente, preoccupazione tra i cittadini – dice il sindaco di Brentonico, Mauro Tonolli -”.
C’è chi teme una deriva verso la monocoltura, chi chiede maggiore tutela del paesaggio, chi si interroga sul futuro di prati, boschi e sorgenti d’acqua. Il tema è delicato e richiede attenzione, ascolto e visione.
La nuova Giunta comunale ha quindi avviato la creazione di un tavolo tecnico per riunire i principali portatori di interesse: cantine, operatori turistici, associazioni ambientaliste, agronomi, cacciatori, consiglieri comunali, tecnici e cittadini.
Allo studio c’è anche la modifica del Piano Regolatore Generale per introdurre limiti e criteri che orientino l’espansione dei vigneti, privilegiando il valore rispetto alla quantità.
„L’amministrazione comunale – prosegue il nuovo assessore all’agricoltura Alessio Bertolli – pur non avendo oggi gli strumenti e le competenze dirette nell’autorizzare o bloccare i nuovi impianti vitivinicoli, si è attivata per trovare una via concreta e partecipata.
L’obiettivo è ambizioso e necessario: vogliamo costruire una visione equilibrata dello sviluppo agricolo che tenga insieme tutela ambientale, identità del territorio, qualità delle produzioni e benessere delle comunità locali. La nostra amministrazione non è contro la viticoltura, ma crediamo nella necessità di mantenere un equilibrio.
Vogliamo evitare che la monocoltura della vite cresca in modo incontrollato, e puntiamo invece a un’integrazione ragionata, pensata a lungo termine. Il nostro territorio è il bene più prezioso che abbiamo: va tutelato con cura, ma anche valorizzato attraverso progetti di qualità che creino lavoro e promuovano i nostri prodotti ben oltre i confini regionali”.
Un tavolo tecnico, che sarà avviato nei prossimi mesi, verrà coordinato da professionisti esperti nella mediazione territoriale e nei processi partecipativi.