Il problema dell’importazione di grano ucraino in Bulgaria è stato creato dalla propaganda russa, ha dichiarato lunedì il ministro dei Trasporti Todor Gvozdeykov, dopo che i produttori bulgari di grano – che hanno chiesto l’introduzione di un divieto di importazione di prodotti agricoli dall’Ucraina – hanno bloccato le strade principali del Paese.
Il ministro ha ribadito che la Commissione UE e il Parlamento bulgaro hanno deciso di autorizzare le importazioni ucraine.
Sui social network è stata lanciata una forte campagna di disinformazione contro la produzione agricola ucraina in Bulgaria. La fake news più diffusa era che gli alimenti ucraini fossero contaminati da metalli pesanti e persino dall’uranio. Le autorità bulgare hanno effettuato centinaia di ispezioni su cereali e alimenti ucraini, ma non hanno riscontrato alcun problema di questo tipo.
Il primo ministro Nikolay Denkov ha annunciato domenica sera che non c’è alcun problema reale con le importazioni agricole ucraine, poiché la Bulgaria ha il diritto di determinare le quantità che vuole accettare.
La protesta dei produttori di cereali è stata innescata dal calo dei prezzi dei semi di girasole sui mercati mondiali, mentre essi insistono affinché gli impianti di trasformazione locali acquistino i loro prodotti a prezzi superiori del 15-20% rispetto al valore di mercato. Tuttavia, questo comporterebbe un aumento dei prezzi dell’olio prodotto, rendendolo di fatto invendibile.
La campagna di disinformazione è stata alimentata domenica anche dalla presidente dell’Unione nazionale dei panettieri e dei pasticceri, Mariana Kukusheva. A Nova TV, ha spiegato che il grano ucraino può essere usato solo per i mangimi perché contiene composti chimici di „metalli pesanti”.
Ciò ha determinato la reazione dell’Agenzia bulgara per la sicurezza alimentare, che ha annunciato l’assenza di metalli pesanti nel grano ucraino.
L’Agenzia alimentare ha annunciato che i controlli sono aumentati e che è stato prelevato un campione da ogni spedizione proveniente dall’Ucraina. Finora sono stati prelevati 575 campioni di prodotti ucraini e non è stata riscontrata alcuna deviazione dagli standard di sicurezza.