Diventa realtà il servizio civile agricolo. Mille giovani, in questa prima fase sperimentale, potranno partecipare ai progetti che gli enti interessati ad arruolare i ragazzi dovranno presentare dal 2 ottobre, quando sarà pubblicato l’avviso, fino alla scadenza del 28 novembre.
Per l’annuncio del nuovo servizio civile il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha scelto un evento unico: il G7 Giovani che si è aperto a Siracusa.
A stretto contatto con lui ha lavorato al progetto il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, assente al G7 Giovani per un problema di salute ma rappresentato da componenti del suo dicastero.
Per il ministro Abodi, „il servizio civile agricolo rappresenta una nuova e affascinante opportunità per i giovani”.
Il progetto, frutto di un protocollo d’intesa firmato lo scorso novembre dai due ministri, prevede una prima sperimentazione per 1.000 giovani dai 18 ai 28 anni, con un investimento iniziale di circa 7 milioni di euro messi a disposizione dai due dicasteri, e si va ad aggiungere ad altre progettualità avviate negli ultimi anni in ambito digitale e ambientale.
Secondo Abodi „investire concretamente e con convinzione” sui ragazzi „tramite il servizio civile universale, significa rafforzare uno strumento di promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, riconoscere l’importanza della generosità sociale e nel contempo valorizzare il ruolo della politica attiva giovanile in Italia. Il servizio civile universale – prosegue il ministro Abodi – è un investimento sulle competenze dei giovani e sul loro futuro-presente, che si qualifica ulteriormente grazie alla riserva del 15% dei posti nei concorsi pubblici, che abbiamo istituito per legge, dedicati a chi ha fatto questa esperienza”.
Gli enti potranno presentare i loro progetti spaziando in vari ambiti dell’agricoltura e delle realtà rurali, prevedendo attività di assistenza e terapeutiche rivolte a persone con disabilità o altri soggetti fragili, offrendo servizi, anche di tipo educativo o ricreativo, per bambini o ragazzi, oppure attuando iniziative di conoscenza, promozione e tutela dei prodotti agricoli e alimentari del made in Italy, fino alla conoscenza e promozione dei corretti stili di vita alimentari, anche per prevenire e contrastare i disturbi legati all’alimentazione o per ridurre lo spreco alimentare e valorizzare l’economia circolare.
Sarà inoltre possibile attuare iniziative di promozione e sviluppo del coworking rurale, di educazione ambientale e alimentare, a tutela della biodiversità animale e del territorio (in particolare quello forestale), valorizzando le risorse agricole e riconoscendo il ruolo multifunzionale svolto dalle imprese agricole, in particolare quelle giovanili.