Meno capi e aziende più grandi per resistere alla crisi: è la prima tendenza del settore dell’allevamento ovi-caprino in Basilicata, secondo dati aggiornati alla fine del 2022 diffusi da Cia-agricoltori Basilicata.
Secondo l’organizzazione di categoria, il totale di capi ovi-caprini ammonta a 220mila, con una riduzione nell’ultimo quinquennio di 60 mila capi; gli ovini sono circa 180 mila e i caprini poco più di 41 mila; le aziende zootecniche con allevamenti ovi-caprini sono 2.475 di cui 1.175 con più di 50 capi (500 con più di 100 capi e 800 con più di 70 capi).
Prima tendenza meno capi e aziende più grandi per resistere alla crisi.
Inoltre, con 139 mila ettari di coltivazioni biologiche (il 27,6 per cento del totale) e 3.280 operatori bio, la Basilicata ha una forte caratterizzazione di agricoltura e zootecnia biologiche e conferma la quarta posizione tra le regioni italiane per incidenza delle superfici biologiche: prati pascolo (28 mila ettari), colture foraggere (20,5 mila ettari).
La direttrice Cia di Potenza, Giovanna Perruolo, ha sottolineato che: