Se c’è un prodotto considerato premium in Giappone è senza dubbio l’uva da tavola. Tanto che un „tradizionale” grappolo di uva nel supermercato può partire da un prezzo minimo di 10 euro, per salire ulteriormente a seconda di varietà e quantità. Un mercato senza dubbio diverso da quello europeo e decisamente appetibile.
Premesse che hanno creato aspettativa e interesse per la presenza di Toshihiko Saito, Vicedirettore della Divisione di Frutticoltura, dell’Organizzazione nazionale per la ricerca agricola e alimentare (NARO), tra i massimi esperti del Giappone su genetica e coltivazione dell’Uva da Tavola. Saito prenderà parte mercoledì 8 maggio al Macfrut Table Grape Symposium, intervenendo con una relazione sul tema „Stato della produzione e della ricerca sull’uva da tavola in Giappone”.
L’esordio della varietà senza semi in Giappone avviene dopo la metà del ventesimo secolo.
Infine alcuni numeri in Giappone.
Macfrut Table Grape Symposium
Tutto il mondo dell’uva da tavola si ritrova a Macfrut in una tre giorni (8-10 maggio 2024) che fa incontrare l’intera filiera: top player, operatori del mercato, università, agronomi, tecnici del settore.
Protagonista l’uva da tavola, prodotto simbolo della 41esima edizione di Macfrut, con la Puglia, principale produttore in Italia, Regione partner della Fiera.
Tre gli eventi del Simposio: il Macfrut Table Grape Symposium nella prima giornata con esperti da tutto il mondo (8 maggio); Macfrut Table Grape Global Players sui trend di mercato e l’andamento della produzione (giovedì 9 maggio); Table grape in the field con visite tecniche in un campo prova allestito all’interno della fiera (venerdì 10 maggio).
Il Simposio è coordinato da Bruno Mezzetti dell’Università Politecnica delle Marche.