La distruzione accelerata del suolo e l’aggravamento della crisi alimentare globale spingono l’umanità a cercare nuove alternative in agricoltura. Una di queste sta guadagnando sempre più terreno: l’agricoltura verticale, citazione agrobiznes.ro.
Invece della coltivazione tradizionale su terreni arabili, in questo caso parliamo di colture stratificate verticalmente, in un ambiente e spazio completamente controllati, che possono essere utilizzati ovunque, anche nelle aree urbane.
L’agricoltura verticale, concetto associato all’agricoltura urbana, è in piena espansione. Si stima che in Europa il mercato per questo tipo di agricoltura raggiungerà oltre 2 miliardi di dollari nel 2024.
Questo nuovo metodo di agricoltura utilizza luci artificiali a LED al posto del sole, e si svolge in un ambiente dove temperatura, umidità, suolo e nutrienti sono strettamente controllati.
In uno spazio ridotto possono essere coltivate diverse colture: in questo modo si possono ottenere raccolti che non sarebbero possibili nemmeno con l’agricoltura intensiva.
E questo spazio non deve necessariamente contenere „terra”: la maggior parte delle fattorie verticali utilizza culture idroponiche, in cui acqua e nutrienti sono introdotti direttamente alle radici delle piante in una soluzione nutritiva o in substrati vari.
Tra i molti vantaggi e pochi svantaggi della fattoria verticale, si segnala un consumo d’acqua estremamente ridotto (il 95% in meno rispetto all’agricoltura tradizionale), e la produzione può essere anche 400 volte maggiore rispetto a una fattoria convenzionale.
Inoltre, questo tipo di agricoltura non richiede l’uso di fertilizzanti né di pesticidi, come avviene per le colture tradizionali. Essendo praticabile in ambiente urbano, i costi di trasporto si riducono drasticamente, contribuendo sia alla riduzione dei costi sia alla protezione dell’ambiente, attraverso la diminuzione delle emissioni di carbonio.
Tra gli svantaggi, si segnalano gli alti costi energetici e il fatto che, al momento, questa tecnica permette solo la coltivazione di insalate, verdure e frutta di piccole dimensioni (pomodori, fragole ecc.), secondo la BBC. L’agricoltura verticale è già in fase di test nei laboratori della NASA e potrebbe rappresentare la soluzione a lungo termine per la colonizzazione della Luna o addirittura di Marte, secondo la CNN.
La NASA prevede di riportare l’uomo sulla Luna nel 2024 e sta pensando alla prima missione con equipaggio umano sul pianeta dopo il 2030. Per missioni di questa durata, gli scienziati stanno già pensando alla creazione di una „fattoria verticale” in un ambiente completamente controllato (praticamente una capsula spaziale dove le piante vengono coltivate secondo i principi dell’agricoltura verticale), in modo che i futuri astronauti possano coltivare tali raccolti nello spazio.