La Giunta regionale ha approvato il programma di controllo della specie cinghiale per il prossimo quinquennio al fine di contenere gli evidenti danni causati alle colture agricole.
Il programma prevede: l’organizzazione delle operazioni di controllo faunistico in capo alle stazioni forestali; l’obbligo di utilizzo del munizionamento atossico (privo di piombo); la possibilità di abbattere esemplari di cinghiale in controllo faunistico senza una preventiva programmazione laddove vengano soddisfatti precisi e determinati parametri di sicurezza con successiva destinazione all’autoconsumo di tali capi; l’obbligo di controllo delle trichinellosi per tutti gli esemplari abbattuti durante le operazioni di controllo; l’obbligo di conferimento degli esemplari abbattuti nelle operazioni programmate di controllo a un Centro di lavorazione della selvaggina riconosciuto; la possibilità di riservare, limitatamente agli operatori non d’istituto, il 50% della carne degli animali da loro abbattuti quale compenso per l’attività svolta; la partecipazione all’attività di controllo faunistico, oltre che del personale del Corpo forestale, esclusivamente di operatori non d’istituto che hanno frequentato corsi di formazione specifici in materia; la possibilità di utilizzare armi dotate di sistemi per la visione e il puntamento notturno da parte di tutti gli operatori.
Inoltre, „al fine di incentivare ulteriormente il prelievo di cinghiali sul territorio regionale, sono stati previsti l’acquisto e l’installazione, entro la fine del 2024, di speciali trappole appositamente studiate per la cattura, da utilizzare soprattutto nelle zone dove la specie è più presente, al confine con il Piemonte”.