La Regione ha approvato lo stanziamento finanziario e i criteri per il nuovo bando dell’Ocm vino per migliorare le superfici vitate.
Su proposta dell’assessore all’Agroalimentare e vicepresidente della Regione Stefania Saccardi, la Giunta Regionale ha approvato lo stanziamento di 17 milioni di euro per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti.
Quest’anno, come ha dichiarato la stessa Saccardi, la Regione ha deciso di investire una cifra rilevante sui vigneti e sul potenziale viticolo, dopo che nel 2022 le maggiori risorse per il comparto erano state destinate al rinnovamento delle attrezzature di cantina, che ha coinvolto oltre 400 aziende.
Dopo la stasi dovuta alla pandemia infatti la superficie vitata toscana è tornata a crescere superando la soglia dei 60mila ettari.
E di questi oltre la metà hanno usufruito negli ultimi anni dei bandi dell’Ocm vino sulla misura relativa alla ristrutturazione e sulla riconversione dei vigneti.
Una misura particolarmente importante tenuto conto che circa il 95% dei vigneti toscani sono dedicati alla produzione di vini di qualità certificata e a denominazione di origine, un dato che rappresenta un primato nazionale, visto che la media italiana degli ettari di vigneto dedicati a produzioni di qualità è del 60%.
La Regione ha deciso anche i criteri per il prossimo bando a cui potranno partecipare tutti i conduttori di vigneti in possesso di autorizzazioni al reimpianto.
Nel nuovo bando ci sarà poi la possibilità di finanziare gli interventi su tutto il territorio regionale e non solo nelle zone dedicate alle produzioni a denominazione di origine e riguarderà tutte le varietà idonee alla coltivazione sul territorio della Toscana senza limitazioni per quanto riguarda le forme di allevamento.
I limiti previsti riguardano la superficie dei vigneti che non può essere inferiore a 0,5 ettari, ridotti a 0,3 ettari per le aziende con superficie vitata pari o inferiore ad un ettaro e a 0,1 ettari in particolari zone della Regione e al sesto di impianto che deve essere almeno di 3.300 ceppi ad ettaro per i reimpianti o di 3mila ceppi ad ettaro per il sovrainnesto.
In ogni caso non potranno essere richiesti i contributi per più di 30 ettari per unità tecnica ed economica.
Tutti gli interventi di ristrutturazione e di riconversione dei vigneti dovranno essere realizzati entro 3 anni dalla data in cui sarà riconosciuta l’approvazione del contributo.
I contributi copriranno l’80% delle spese ammesse per gli interventi e prevedono un aiuto massimo di 16mila euro ad ettaro, che potrà però essere ridotto a 14mila euro ad ettaro nel caso le domande richieste superino il 20% delle risorse destinate alla misura.
I contributi ad ettaro potranno arrivare anche a 22mila euro per le zone più svantaggiate e per gli interventi su vigneti eroici.
Inoltre in questo bando ci sarà una particolare attenzione anche al contrasto alla diffusione di fitopatie, prima tra tutte la flavescenza dorata.
Per i reimpianti per motivi fitosanitari infatti è stata individuata una specifica riserva di fondi a cui i produttori possono accedere a seguito di un provvedimento di estirpazione obbligatoria emanato dal Servizio Fitosanitario Regionale.