martedì, 25 Marzo, 2025
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Sensori digitali e videocamere nelle stalle,è la nuova zootecnia

Dispositivi e sensori digitali di precisione per l’alimentazione automatizzata dei bovini, sistemi di monitoraggio del peso e misuratori del metano emesso dai ruminanti per produzioni di qualità attente al benessere animale e più sostenibili dal punto di vista ambientale.

Sono alcuni dei risultati di Plf4milk, nell’ambito del progetto Agridigit per l’agricoltura di precisione finanziato dal Masaf, realizzati dal Crea Zootecnia e Acquacoltura, presentati a Roma.

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Partendo dalla memorizzazione della ricetta per la preparazione giornaliera dell’alimentazione delle mucche, il sistema automatizzato inserisce, miscela e distribuisce la dieta prevista, quando rileva che è necessaria una nuova distribuzione di alimento fresco.

Allo stesso tempo, il dispositivo è in grado di registrare tutte le operazioni e quindi consente all’allevatore un monitoraggio delle quantità di alimento distribuito e degli orari in cui questo avviene.

L’analizzatore automatizzato del latte testa micro-campioni raccolti in sala di mungitura e convogliati direttamente in questo dispositivo che determina markers indicatori dello stadio riproduttivo della bovina, la condizione di salute della mammella e il suo stato nutritivo.

Una videocamera per la valutazione dello stato di ingrassamento al termine di ogni mungitura, attraverso tecniche di analisi d’immagine computerizzata, fornisce all’allevatore un punteggio che va da 1 (vacca magra) a 5 (vacca troppo grassa).

E’ stato poi sviluppato il protocollo di utilizzo di un misuratore di metano emesso dal ruminante che, in modo veloce, facile e sicuro, consente il rilevamento in tempo reale e ad alta sensibilità del gas a distanza.

Infine, per migliorare lo stato di benessere dell’animale, è stato messo a punto un zoometer che, utilizzando un telemetro laser, acquisisce parametri a distanza per eseguire misurazioni lineari, angolari e di superficie calibrate.

Il principale risultato è un maggiore controllo sul processo produttivo, con particolare attenzione al benessere animale e ai conseguenti vantaggi sull’efficienza del sistema, con ricadute positive anche per le successive fasi di trasformazione del latte.

La gestione digitalizzata sia dell’alimentazione della bovina da latte sia delle emissioni di metano nella produzione bufalina consentiranno un ulteriore passo avanti nella riduzione dell’impatto ambientale prodotto dall’allevamento di ruminanti.

Fonte dell'articoloansa.it
La Redazione
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