Più si stringe il legame tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, più il Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini prende le distanze dalla „maggioranza Ursula”, sfruttando le proteste degli agricoltori in tutta Europa come occasione per rinnovare l’opposizione alle „folli” politiche europee.
Il settore agricolo è in rivolta in tutta Europa, Italia compresa. Agricoltori e allevatori stanno montando i loro trattori e si stanno avvicinando sempre di più al centro di Roma, dove giovedì è prevista una manifestazione generale. Inoltre, in quasi tutte le regioni si stanno svolgendo proteste spontanee.
I lavoratori sono arrabbiati per l’aumento dei costi e dei prezzi imposti e protestano contro le politiche europee che impediscono loro di trarre profitto da ciò che producono o addirittura li costringono a produrre in perdita.
La protesta è stata subito guidata dal ministro dei Trasporti e leader della Lega (ID) Matteo Salvini, che contesta le attuali politiche europee e la presidenza della Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, che martedì ha proposto di ritirare la normativa sui pesticidi.
Zanni e Campomenosi hanno criticato la von der Leyen per aver presentato proposte ideologiche, estremiste e dannose per imprese, lavoratori e famiglie.
Le critiche della Lega vanno anche contro l’intesa tra la von der Leyen e la Meloni, che da quando lei ha assunto l’incarico, più di un anno fa, collaborano sul tema dell’immigrazione e sulle ambizioni della Meloni in Africa, tanto da accennare a un possibile sostegno della Meloni a una nuova „maggioranza Ursula” dopo le elezioni europee di giugno.
I sospetti sono già stati allontanati dalla diretta interessata, che sostiene di stare lavorando a una maggioranza alternativa: