Fumata bianca tra i 27 Stati membri Ue sul regolamento sulle nuove tecniche genomiche.
Gli ambasciatori dell’Ue hanno raggiunto questa mattina un accordo politico sulla proposta della Commissione europea e ora sono pronti a negoziare con l’Eurocamera, che aveva già concordato il mandato negoziale il 24 aprile 2024.
La presidenza polacca alla guida semestrale del Consiglio Ue ha promosso la discussione questa mattina in Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti presso l’Ue, presentando un nuovo testo di compromesso che negli ultimi due mesi è stato discusso a livello tecnico tra gli esperti delle 27 capitali.
Il mandato politico, spiega una fonte Ue, è stato „sostenuto da un numero sufficiente di Stati membri” per raggiungere la maggioranza qualificata necessaria, che si ottiene quando 15 paesi su 27 che rappresentano almeno il 65% della popolazione Ue sostengono la proposta.
A quanto si apprende da più fonti vicine al dossier a votare contro il mandato sarebbero stati Slovenia, Croazia, Ungheria, Austria, Romania e Slovacchia. Astenuti invece Germania e Bulgaria.
Il mandato del Consiglio Ue conferma la distinzione tra piante derivate da nuove tecniche genomiche (Ngt) di categoria 1 (quelle „considerate equivalenti alle piante convenzionali”) da esentare dalle attuali norme sugli Ogm che saranno privi di etichettatura ma i cui semi andranno etichettati; e le piante di categoria 2 da etichettare e a cui applicare le norme sugli Ogm.
Il mandato conferma l’esclusione delle tecniche genomiche dall’agricoltura biologica. Previste alcune modifiche alla proposta della Commissione Ue, risalente a luglio 2023, tra cui la possibilità per gli Stati membri Ue di vietare la coltivazione di piante Ngt di categoria 2 sul loro territorio, la possibilità di adottare misure per evitarne la presenza involontaria in altri prodotti e per prevenire la contaminazione transfrontaliera.
Per rafforzare la trasparenza, il testo di compromesso propone di rendere obbligatorio per chi richiede la registrazione di una pianta Ngt 1 di dichiarare l’elenco completo dei brevetti di cui è titolare.
Tutte le informazioni relative ai brevetti saranno incluse in un database che, raccomandano i governi, andrà aggiornato periodicamente.
Gli Stati chiedono inoltre la creazione di un gruppo di esperti sugli effetti dei brevetti sulle piante da Ngt composto da rappresentanti delle capitali.
La presidenza polacca ha inoltre rafforzato l’obbligo per la Commissione europea di presentare due studi di impatto sulle pratiche di brevettazione, in particolare sul rapporto con i rappresentanti della filiera agroalimentare.
Nel caso in cui dal primo studio dovesse emergere un qualunque sviluppo negativo sulle pratiche, l’Esecutivo Ue sarebbe vincolato a presentare una proposta legislativa ad hoc sui brevetti per affrontare eventuali criticità.
Un secondo studio è atteso quattro-sei anni dopo la pubblicazione del primo. Infine, il mandato negoziale del Consiglio afferma che la tolleranza agli erbicidi non può essere una delle caratteristiche per le piante di categoria 1 „per garantire che tali piante rimangano soggette ai requisiti di autorizzazione, tracciabilità e monitoraggio” che sono garantite per quelle di categoria 2.