Il governo polacco sta negoziando una chiusura temporanea del confine con l’Ucraina, in modo che l’importazione dei prodotti agroalimentari ucraini non destabilizzi ulteriormente il mercato polacco. Lo ha annunciato mercoledì il primo ministro Donald Tusk.
Mentre gli agricoltori polacchi continuano le proteste contro l’import di derrate alimentari ucraine, Tusk ha promesso di risolvere la questione raggiungendo un accordo con Kyïv in modo che la produzione agroalimentare ucraina non destabilizzi più il mercato polacco.
Il primo ministro polacco ha detto che il suo governo sta discutendo con l’Ucraina sulla possibilità di chiudere temporaneamente il confine al commercio, una soluzione legittima ma „dolorosa per entrambe le parti”.
Tusk discuterà la soluzione con i leader dei gruppi di agricoltori che protestano, compresi quelli che bloccano il confine con l’Ucraina, in occasione di un vertice sull’agricoltura da lui convocato per giovedì.
Ha dichiarato di essere pronto a prendere decisioni risolute riguardo al confine ucraino, „ma sempre in accordo con Kiev, per evitare inutili tensioni”.
Il mese scorso, la Commissione europea ha deciso di sospendere i dazi all’importazione e le quote sulle esportazioni ucraine nell’UE fino alla metà del 2025, una mossa fortemente osteggiata dagli agricoltori polacchi.
Martedì, migliaia di agricoltori si sono riuniti a Varsavia per una grande protesta contro il Green Deal europeo e l’aumento delle importazioni dall’Ucraina.
Alcuni hanno chiesto il ritiro della Polonia dall’UE, mentre altri hanno chiesto la chiusura completa delle frontiere ucraine. Tusk ha respinto queste richieste.
Ha detto che la Polonia è pronta a discutere le quote di importazione dei prodotti alimentari ucraini nell’UE, anche se quelle proposte da Bruxelles sono inaccettabili per la Polonia.
Ha convenuto che il governo deve agire in accordo con Kiev e che le decisioni radicali prese senza consultazioni non porteranno nulla di buono a nessuna delle due parti.