sabato, 2 Dicembre, 2023
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Paesi Bassi: il partito degli agricoltori olandesi chiede di uscire dalla politica UE in materia di natura e migrazione

I Paesi Bassi dovrebbero negoziare un opt-out nei settori della protezione della natura e della politica migratoria in caso di riapertura dei trattati UE. Lo ha dichiarato il partito di protesta agrario Movimento contadino-cittadino (BBB) nel suo programma elettorale pubblicato venerdì.

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Dopo aver ottenuto una vittoria fuori da ogni pronostico alle elezioni regionali di marzo, il partito – che gode di un ampio sostegno tra gli agricoltori olandesi e l’elettorato rurale per essersi opposto alla politica dell’azoto del governo – è emerso come uno dei protagonisti alle prossime elezioni nazionali del Paese.

Nel suo programma elettorale, il partito chiede che „nell’aprire i trattati europei, i Paesi Bassi [debbano] negoziare un opt-out sulla migrazione e sulla politica della natura”.

Se in precedenza il partito era stato molto critico nei confronti della politica ambientale dell’UE – soprattutto rispetto all’obbligo dei Paesi Bassi di ridurre le emissioni di azoto – la sua posizione sulla migrazione non era stata finora altrettanto chiara.

Nel suo programma, il partito sostiene „l’attuazione di una quota di 15.000 richiedenti asilo” all’anno, mentre tutti i richiedenti asilo al di sopra di questa quota dovrebbero essere gestiti nell’ambito del nuovo accordo sulla migrazione dell’UE, concluso a giugno.

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Il BBB sostiene inoltre la necessità di trattare le richieste di asilo alle frontiere dell’UE e di attribuire maggiori competenze all’agenzia Frontex.

Il partito ha inoltre invitato i Paesi frontalieri dell’UE a cooperare nell’ambito del Trattato di Dublino, in particolare rispetto ai migranti che chiedono asilo nel primo Paese dell’UE in cui mettono piede.

„Attualmente, vediamo che i Paesi alle frontiere esterne non rispettano questo regolamento perché non è adatto a loro. Per una corretta collaborazione è necessario un rispetto rigoroso”, afferma il partito.

Politica della natura

Sulla politica dell’UE in materia di natura, il BBB si oppone a leggi e iniziative come la legge sul ripristino della natura e la direttiva sulla natura e sugli habitat.

„Prima di accettare la legge sul ripristino della natura, faremo un’analisi del suo impatto socio-economico, in modo da essere consapevoli sugli effetti negativi già prima della sua entrata in vigore. Nel frattempo, il partito ha chiesto una rivalutazione delle aree protette, affermando che le aree attuali sono troppo piccole e frammentate, comportando „restrizioni inutili e costose e una pressione non necessaria sull’ambiente adiacente”.

Al contrario, il partito „mira ad aree Natura 2000 di dimensioni tali da essere sufficientemente grandi e quindi autosufficienti”.

Sicurezza alimentare

Seguendo l’esempio delle aree Natura 2000, il partito chiede la creazione delle cosiddette aree Food 2050, destinate a garantire la sicurezza alimentare dell’UE.

„Alcune aree (zone di coltivazione e di pesca) sono essenziali per la produzione alimentare. Queste dovrebbero essere indicate dai Paesi stessi e i governi protegger le loro funzioni agricole, altamente produttive”, scrive il partito.

Secondo il BBB, inoltre, il settore agricolo olandese e la sua produzione alimentare dovrebbero avere un ruolo maggiore nella politica estera.

„È necessaria una cooperazione attiva all’interno della NATO e dell’UE, con la consapevolezza che la nostra posizione geopolitica è unica e che l’industria, l’agricoltura e la gestione delle acque sono settori cruciali. In un mondo in cui le sanzioni aumentano e le frontiere internazionali si chiudono sempre più spesso, i Paesi Bassi, insieme ai Paesi circostanti, [costituiscono] il magazzino alimentare e di approvvigionamento dell’Occidente”, ha dichiarato il partito.

Fonte dell'articoloeuractiv.it
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