martedì, 18 Febbraio, 2025
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L’UE valuta concessioni a una banca russa per mantenere in vita l’accordo sull’esportazione di cereali dal Mar Nero

L’Unione europea sta valutando una proposta per la creazione di una filiale della Banca Agricola Russa, in quella che rappresenta una concessione a Mosca per consentirne il collegamento alla rete finanziaria internazionale, attualmente bloccato dalle sanzioni contro la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina. Lo riferisce il quotidiano britannico Financial Times.

La banca è nota anche come Rosselkhozbank ed è sottoposta a sanzioni. La mossa mira a salvaguardare l’accordo sui cereali del Mar Nero che consente all’Ucraina di esportare prodotti alimentari sui mercati globali.

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Il passo giunge dopo che la settimana scorsa la Russia ha dichiarato di non vedere alcuna ragione per estendere l’accordo sul grano oltre il 17 luglio, accusando l’Occidente di aver agito in modo „oltraggioso” sull’accordo, pur avendo assicurato ai Paesi poveri che le esportazioni di grano russo sarebbero proseguite.

Il piano di Mosca, proposto durante i colloqui mediati dall’ONU, prevede che l’unità bancaria gestisca i pagamenti relativi alle esportazioni di grano, secondo quanto riferisce il quotidiano britannico, che cita fonti a conoscenza del dossier.

La nuova filiale sarebbe autorizzata a utilizzare il sistema di messaggistica finanziaria globale SWIFT, che è stato chiuso alle maggiori banche russe dopo l’invasione dell’Ucraina dello scorso anno.

Essendo due dei principali produttori agricoli del mondo, la Russia e l’Ucraina sono protagonisti dei mercati dei cereali e dei semi oleosi, dal grano all’orzo, dalla colza all’olio di girasole. La Russia domina anche il mercato dei fertilizzanti.

Oltre alla riattivazione dell’accesso allo SWIFT, la Russia sta cercando di ripristinare le forniture di macchinari e parti di ricambio per l’agricoltura e di rimuovere le restrizioni sulle assicurazioni e le riassicurazioni.

L’accordo sul Mar Nero, mediato tra Russia e Ucraina dalle Nazioni Unite e dalla Turchia nel luglio 2022, mirava a prevenire una crisi alimentare globale consentendo al grano ucraino bloccato dall’invasione russa di essere esportato in sicurezza dai porti del Mar Nero.

La scorsa settimana, le Nazioni Unite hanno dichiarato di essere preoccupate per il fatto che dal 26 giugno non sono state registrate nuove navi di passaggio nell’ambito dell’accordo sul Mar Nero, nonostante le richieste presentate da 29 imbarcazioni.

L’inviato russo presso le Nazioni Unite a Ginevra ha dichiarato che non ci sono motivi per mantenere lo „status quo” dell’accordo sui cereali del Mar Nero, come ha riferito lunedì l’agenzia di stampa russa Izvestia.

In un’ampia intervista, l’inviato Gennady Gatilov ha dichiarato che l’attuazione delle condizioni poste dalla Russia per l’estensione dell’accordo è „in stallo”.

„La Russia ha ripetutamente esteso l’accordo nella speranza di cambiamenti positivi”, ha dichiarato Gatilov a Izvestia.

„Tuttavia, quello che stiamo vedendo ora non ci dà motivo di accettare il mantenimento dello status quo”.

Fonte dell'articoloeuractiv.it
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