La Russia non vede alcun motivo per prolungare l’accordo che ha permesso all’Ucraina di riprendere le esportazioni di cereali attraverso i suoi porti marittimi dopo che l’esercito russo ha impedito il loro uso all’inizio della guerra nel febbraio 2022, quindi il Ministero degli Esteri russo ha annunciato martedì che le navi che trasportano cereali ucraini devono lasciare il Mar Nero entro il 17 luglio, data in cui scade l’accordo, riportano le agenzie Reuters e EFE.
Il Ministero degli Esteri russo sottolinea che la parte russa sta facendo tutto il possibile affinché i controlli di queste navi nei porti turchi possano essere effettuati in modo tale da poter lasciare il Mar Nero entro la data specificata. Nella stessa dichiarazione, il Ministero degli Esteri russo afferma che l’accordo ha permesso la fornitura di cereali ucraini ai paesi „ben nutriti”, non a quelli che ne hanno più bisogno.
I cinque paesi più poveri – Etiopia, Yemen, Afghanistan, Sudan e Somalia – hanno ricevuto solo il 2,6% dei cereali ucraini esportati attraverso il Mar Nero, mentre la situazione delle esportazioni di cereali russi „continua a peggiorare” a causa delle sanzioni occidentali.
La Russia ha minacciato ripetutamente di ritirarsi da tale accordo, lamentando il fatto che non è stato rispettato l’elemento dell’accordo che prevede l’eliminazione delle restrizioni sulle sue esportazioni di cereali e fertilizzanti, indirettamente aggravate dall’effetto delle sanzioni finanziarie occidentali contro la Russia a seguito della sua aggressione contro l’Ucraina. La Russia ha accettato l’ultima volta di prorogare l’accordo per altri due mesi, a partire dalla metà di maggio.
In un commento separato, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zaharova, ha descritto come „inapplicabile” una proposta dell’UE di cui la stampa ha parlato nei giorni scorsi e che riguarda la creazione di una filiale speciale di questa banca che dovrebbe essere collegata a SWIFT.